20 Giugno 2025

Ritratto di donna

di Redazione Cralt Magazine
Fotografie di Maria Paola Landini

Fino al 13 ottobre 2025 il Museo Civico Archeologico del Settore Musei Civici Bologna è lieto di accogliere Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini, un’indagine che intreccia fotografia, archeologia e riflessione antropologica per ricostruire una genealogia visiva del femminile. 
Il progetto espositivo, ideato e curato da Serendippo APS, è realizzato in collaborazione con il Museo Civico Archeologico di Bologna.

Maria Paola Landini (Parma, 1951) unisce una solida formazione scientifica a una ricerca visiva di grande profondità. Laureata in Biologia a Parma e in Medicina e Chirurgia a Bologna, si è specializzata in Microbiologia e Virologia. La sua formazione scientifica e l’esperienza nel campo della microbiologia hanno profondamente influenzato il suo approccio alla fotografia. Abituata a osservare dettagli microscopici e a interpretare complessi fenomeni biologici, Landini applica la stessa attenzione e sensibilità nell’esplorare le sfumature del femminile attraverso l’obiettivo. Rigore metodologico e osservazione acuta, tipici della ricerca scientifica, si riflettono nella sua fotografia, dove ogni scatto diventa un’indagine visiva che collega il passato al presente, la memoria alla rappresentazione contemporanea.
La fotografia di Landini si distingue per la sua capacità di trascendere la rappresentazione estetica e diventare strumento di memoria e di indagine antropologica. Fin dagli anni Settanta, il suo lavoro documenta con coerenza e profondità il volto multiforme della femminilità, cogliendone la dimensione corporea, esperienziale e relazionale. Lontana dalle convenzioni della ritrattistica tradizionale, Landini non incornicia la donna in un’immagine costruita o estetizzante bensì la osserva nel suo esistere quotidiano, nel rapporto con il tempo e con lo spazio che la circonda.

La progettualità della mostra Ritratto di donna nasce da un’idea di Serendippo APS, che ha individuato nel Museo Civico Archeologico di Bologna il contesto ideale per sviluppare un dialogo tra la fotografia contemporanea e le tracce del femminile nella storia antica. La scelta del museo non è casuale: la presenza di uno staff scientifico tutto al femminile, testimoniata anche dai ritratti delle curatrici inseriti nel percorso fotografico, rappresenta un elemento simbolico e concettuale di grande rilievo.

Le immagini selezionate - 137 scatti scelti tra le oltre 100.000 fotografie dell’archivio Landini scattate nel corso di 50 anni in tutto il mondo - dialogano con l’iconografia del passato, ponendo al centro la presenza delle donne nei loro gesti quotidiani, nei loro spazi di vita e nelle loro posture corporee.
Nella prospettiva di uno scambio attivo tra fotografia e archeologia, le curatrici del museo hanno selezionato 21 reperti di varia tipologia conservati nelle collezioni permanenti - statue, rilievi, oggetti votivi, iscrizioni, vasi - che restituiscono volti e nomi di donne, dee, eroine e figure femminili emblematiche, dall’antico Egitto fino alla romanità, con un excursus nelle epoche più recenti attraverso le medaglie dedicate ad alcune donne che dal Rinascimento all'Ottocento si sono distinte in vari ambiti della cultura, della finanza e della politica, selezionate per il focus espositivo Il Medagliere si rivela - L’ingegno nelle donne nelle medaglie del Museo Civico Archeologico di Bologna visibile nell’atrio del museo fino al 13 ottobre 2025.
I manufatti sono evidenziati da didascalie appositamente progettate con una grafica riconoscibile, che ne sottolinea la funzione narrativa e la connessione con le immagini fotografiche.

La mostra si articola in sei nuclei tematici che attraversano altrettanti spazi del museo: Donna così com’è. Il presente come testimonianza (Lapidario); Archetipi femminili. L’origine come presenza (sezioni preistorica e Bologna Etrusca); Sguardi, comunità, riti, resistenze (sezione greca); Identità Corpi, ruoli, identità (sezione egiziana) e L’ingegno delle donne (atrio).

Dalla sovrapposizione di sguardi che interroga la persistenza delle forme della rappresentazione del femminile e il loro radicamento nella storia sociale e culturale, viene così a generarsi una narrazione per immagini che restituisce una visione autentica della condizione femminile, sottratta alle idealizzazioni e alle codificazioni simboliche imposte nei secoli.

Durante il periodo di apertura della mostra viene proposto un ricco public program con visite guidate, incontri, performance e lezioni musicali, pensato come estensione della narrazione visiva e spazio di confronto interdisciplinare.
Il progetto Ritratto di donna. Fotografie di Maria Paola Landini è corredato da una pubblicazione bilingue (italiano / inglese) edita da SerendippoPrint, con testi di Maria Paola Landini, Museo Civico Archeologico di Bologna ed Etta Polico, realizzata con il sostegno della Regione Emilia-Romagna.

L’esposizione fa inoltre parte di Bologna Estate 2025, il cartellone di attività promosso da Comune di Bologna e Città metropolitana di Bologna - Territorio Turistico Bologna-Modena.