13 Gennaio 2018

Il Parco Nazionale dell'Asinara

di Redazione Cralt Magazine
Nei recenti anni ’80, la colonia penale fu trasformata in carcere di massima sicurezza e, dal 1997, in Parco Nazionale.

L’isola è sempre stata molto frequentata per la sua posizione baricentrica nel mare Mediterraneo; la conoscevano i fenici, nelle loro navigazioni commerciali, i greci, che la usavano come approdo lungo le rotte per la Provenza, e anche i romani, nelle loro sfortunate avventure marinaresche.  

Nel Medioevo vi giunsero per primi i monaci camaldolesi, che si dedicarono alle costruzioni religiose e anche alla coltivazione dei terreni. Nel frattempo, nelle riparate baie dell’isola avevano fissato la propria dimora temporanea pirati e corsari.  

Col tempo arrivarono sull’isola i pastori sardi e i pescatori liguri, che la colonizzarono sino alla fine del 1800. Durante la Prima guerra mondiale, l’isola fu utilizzata come campo di concentramento per migliaia di prigionieri serbi e austro-ungarici.

Nei recenti anni ’80, la colonia penale fu trasformata in carcere di massima sicurezza e, dal 1997, in Parco Nazionale.

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