24 Maggio 2019

Venezia: al Museo di Storia Naturale

di Redazione Cralt Magazine
Il CRALT Collegio Territoriale Veneto, nell’ambito delle attività culturali, propone la vista guidata al Museo di Storia Naturale

 Il Museo di Storia Naturale di Venezia ha le sue radici in una delle più importanti istituzioni museali veneziane. L’edificio stesso e le collezioni naturalistiche ottocentesche di proprietà comunale costituivano infatti parte del Museo Civico e Raccolta Correr, a sua volta derivato dalla raccolta privata del patrizio veneziano Teodoro Correr. Questa, organizzata in “tre sale e circa venti camere” nella sua casa, tra San Zandegolà e il Fontego dei Turchi, era composta da innumerevoli “manoscritti, stampe, quadri, libri, rami, legni, argenti, avori, sigilli, conj, armi, antichità, oggetti di storia naturale e di numismatica”.

Tutti questi materiali erano stati raccolti da Correr durante la sua vita e resi accessibili a studiosi e letterati cui faceva lui stesso da guida, due giorni la settimana. Alla sua morte, nel 1830, lascia per testamento al Comune di Venezia le raccolte con l’edificio di Ca’ Correr e cospicue risorse economiche, con la precisa clausola di farne un museo civico aperto al pubblico, cosa che avviene nel 1836, e di conservarle ed anzi aumentarle ulteriormente.

Nasce così il Museo Civico e Raccolta Correr, che presto si accresce sia attraverso doni e lasciti di nobili e ricchi veneziani che con acquisti finanziati dalle sostanze dello stesso Correr. È in questa fase che inizia l’incremento delle raccolte naturalistiche, prima piuttosto limitate. Oltre a piccoli doni estemporanei si aggiungono le importanti e voluminose collezioni di N. Contarini (1849), G. Miani (1862), A.P. Ninni (un primo lotto nel 1876, altro materiale in periodi successivi), G. Zanardini (verso il 1878) e G.B. Spinelli (1880). Presto sono necessari ulteriori spazi, perciò il Comune acquista e restaura il Fontego dei Turchi dove sono trasferiti quasi tutti i materiali, tranne i reperti naturalistici che restano esposti a casa Correr. Nel 1920 la fama e l’importanza del Museo Civico sono tali, e i materiali così cospicui, che ne viene deciso il trasferimento in Piazza San Marco, presso il Palazzo Reale e parte delle Procuratie Nuove.

Si ha così la definitiva separazione delle raccolte storico-artistiche da quelle naturalistiche ed etnografiche; quando il Fontego dei Turchi rimane libero infatti, l’ingegner Giorgio Silvio Coen propone di trasferirvi l’istituendo Museo di Storia Naturale che avrebbe riunito le varie raccolte scientifiche esistenti a Venezia, ed in particolare quelle del Museo Civico Correr, dell’Istituto Veneto di Scienze, Lettere ed Arti, la collezione privata del conte Alessandro Pericle Ninni, ed altre minori.