Passeggiata all’interno del Rione che prende il nome dalla gigantesca pigna bronzea rinvenuta nei pressi di piazza Venezia durante alcuni lavori di scavo; attualmente la Pigna, probabilmente una gigantesca fontana romana, si trova in Vaticano. Partiremo da piazza San Marco con il busto di Madama Lucrezia, una delle statue parlanti di Roma che forse in origine doveva rappresentare la dea Iside e quindi provenire dal vicino tempio a lei dedicato costruito nel I a C. che si trovava nell’attuale piazza di Santa Maria Sopra Minerva.
Di questo tempio restano soltanto dei frammenti architettonici murati nei vari palazzi tra via Lata e Piazza del Collegio Romano. Sono testimonianze nascoste da scoprire. Procederemo poi per via Lata dove vedremo la celebre statua del facchino che Vanvitelli addirittura attribuì a Michelangelo. Passeremo poi per via della Gatta e per via del Piè di marmo che deve il suo nome al colossale piede proveniente anch’esso dal tempio di Iside. Concluderemo la nostra passeggiata a Piazza Sant’ignazio, luogo dove visse in povertà il santo, Fondatore della Compagnia di Gesù.
In tale sito nel 1626 fu costruita in onore dello stesso la chiesa per volontà del cardinale Ludovisi nipote di Gregorio XV. La chiesa fu eretta su disegni del matematico gesuita Orazio Grassi, in base ai progetti di Carlo Maderno. Una facciata imponente opera dell’Algardi, un interno, a croce latina, con tre cappelle per lato intercomunicanti tra loro. All’interno della chiesa potremo ammirare la policromia dei marmi, gli stucchi, la decorazione pittorica e la ricchezza degli altari che conferiscono all'insieme una fastosa sontuosità. Le decorazioni del soffitto della grandiosa volta della navata sono di Andrea Pozzo, fratello dell'Ordine Gesuitico, e rappresentano l’ "Ingresso di Sant'Ignazio in Paradiso".
Dello stesso Andrea Pozzo è la finta cupola situata all’incrocio del transetto. Si tratta di una tela sulla quale il Pozzo, studioso di ottica e di matematica ha realizzato l'effetto prospettico della finta architettura con i mirabili inganni della pittura barocca qui condotta ad altissimi livelli.
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