01 Dicembre 2018

“ROMA città eterna”

di Redazione Cralt Magazine
A passeggio nella storia e nella mondanità: Palazzo Colonna

Autentico gioiello del barocco romano, la Galleria Colonna fu commissionata a metà del 1600 dal Cardinale Girolamo I Colonna e dal nipote Lorenzo Onofrio Colonna. Fu inaugurata dal figlio di Lorenzo Onofrio, Filippo II, nell’anno 1700. Il progetto originario è dell’Architetto Antonio del Grande; è stato quindi integrato, negli ultimi decenni del 1600, da Gian Lorenzo Bernini, Paolo Schor e Carlo Fontana.

La Galleria è stata ideata come grande sala di rappresentanza che doveva celebrare degnamente la vittoria della flotta cristiana sui turchi alla battaglia di Lepanto del 1571. Il comandante della flotta pontificia, Marcantonio II Colonna, viene raffigurato in vari momenti su tutta la volta della Sala Grande della Galleria e nella Sala della Colonna Bellica. L’affresco della volta sovrastante la Sala della Colonna Bellica è di Giuseppe Chiari e raffigura la presentazione in cielo di Marcantonio alla Vergine. La sala prende il nome dalla colonna in marmo rosso posta su un piedistallo al centro della sala, che richiama lo stemma della famiglia. I relativi intarsi illustrano scene di vita della Roma antica. Tra i tanti capolavori artistici presenti nella Sala della Colonna Bellica, vi segnaliamo lo splendido dipinto del Bronzino raffigurante Venere Cupido e Satiro.

Di rilevante interesse sono anche i tre grandi dipinti di Michele di Ridolfo del Ghirlandaio raffiguranti La Notte, sopra il Bronzino, e, sulla parete opposta, L’ Aurora, e Venere e Amore. Sulla breve rampa di scale che scende verso la Sala Grande, troverete una palla di cannone, che è arrivata esattamente nello stesso punto nel 1849, durante il periodo della Repubblica Romana. È stata sparata dal Gianicolo dall’esercito francese, agli ordini del Generale Oudinot, entrato da Porta San Pancrazio e venuto a soccorrere Papa Pio IX dagli insorti repubblicani, tra i quali Mazzini, Armellini e Saffi, che occuparono per qualche mese il centro storico di Roma. Procedendo nella visita della Sala Grande, vi segnaliamo le quattro grandi specchiere affrescate da Mario dei Fiori, Giovanni Stanchi e Carlo Maratta, e l’imponente successione di capolavori pittorici ad opera del Guercino, Salvator Rosa, Jacopo Tintoretto, Francesco Salviati, Guido Reni, Giovanni Lanfranco e molti altri.

Vi consigliamo di trattenervi a passeggiare liberamente in questa splendida Sala tra dipinti, sculture e altri arredi preziosi, che rappresentano il cuore delle Collezioni artistiche di famiglia, vincolate dal fidecommesso fin dal XIX secolo, che le rende indissolubilmente legate alle mura del Palazzo, inalienabili e indivisibili, il che rappresenta la miglior garanzia per la loro conservazione nel tempo.

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