19 Settembre 2018

Padova: la basilica di S.Antonio in notturna

di Redazione Cralt Magazine
La Basilica dei Padovani: nel silenzio, senza pellegrini e turisti, per capire meglio perché è semplicemente “IL SANTO”

La Basilica di Sant'Antonio, conosciuta con il nome "Il Santo", è il centro religioso più importante della città, e meta di migliaia di pellegrini che ogni anno, e in particolare il 13 giugno, festa del Santo, invadono la città per la famosa processione.

La Basilica, che fu iniziata nel 1232 per custodire la tomba del frate francescano Antonio, morto a Padova nel 1231, sorge nel luogo ove già dal 1110 esisteva una chiesa dedicata a Maria poi inglobata nella Basilica come Cappella della Madonna Mora. Nel 1229 era sorto accanto alla chiesetta il convento dei frati fondato probabilmente dallo stesso Sant'Antonio.

La vasta costruzione presenta nella sua complessa struttura una caratteristica fusione di stili: elementi romanici nella facciata a campana, gotici nella pianta del deambulatorio con le sette cappelle, bizantini nelle otto cupole rivestite in piombo e moreschi nei due campanili sottili e slanciati.

Il tempio fu subito oggetto di attenzioni e cure, anche da parte del Comune di Padova che chiamò i più valenti artisti per decorarlo, a partire da Giotto che pare lavorò per il Capitolo dei Frati, nell'attuale omonimo chiostro.

La lunetta del portale maggiore in cui il Mantegna raffigurò i santi Antonio e Bernardino da Siena, oggi conservata al Museo Antoniano, è sostituita da una copia di Nicola Locoff. Le tre porte in bronzo sono state realizzate dall'architetto Camillo Boito (1895).

L'interno, a croce latina e a tre navate che si uniscono in semicerchio dietro la tribuna, dove si aprono nove cappelle radiali, è un concentrato di capolavori. Attirano la nostra attenzione soprattutto i monumenti funebri di medici, guerrieri, prelati, letterati.