Due ore non sono state sufficienti per rispondere alle urgenti domande che studentesse e studenti del liceo scientifico romano “Avogadro” hanno rivolto all’illustratrice e autrice Anarkikka e alle esperte di violenza di genere presenti all’incontro tenutosi nella mattinata del 19 novembre nell’Aula Magna dell’Istituto in presenza e on line per un totale di circa 1200 ragazze e ragazzi.
Al confronto “Non chiamatelo raptus. Violenza di genere: consapevolezza e prevenzione”, organizzato e moderato dal Coordinamento nazionale donne Fitel (Federazione Italiana Tempo Libero) promossa da Cgil, Cisl e Uil), hanno partecipato per raccontare ai ragazzi la loro esperienza e il loro impegno, oltre alla Ds della scuola Katia Tedeschi e ai docenti: la responsabile della Casa-rifugio del Municipio II Emiliana Vergara; la Commissario Capo della Polizia di Stato in congedo esperta in violenza di genere e vittime vulnerabili Nadia Giannattasio; Claudia Pratelli, Assessora alla Scuola, Formazione e Lavoro di Roma Capitale; rappresentanti del II Municipio di Roma (Paola Rossi – Assessora alla Scuola –, Fabrizio Rufo – Assessore alla Cultura –, Celeste Manno – Presidente Commissione Pari Opportunità); e rappresentanti nazionali delle Confederazioni: Giorgia Fattinnanzi, Responsabile del Contrasto alla violenza di genere Cgil nazionale, Nicoletta Merlo, Responsabile nazionale Politiche giovanili Cisl, e per la Uil la Segretaria confederale nazionale Ivana Veronese che ha preso la parola in modo unitario sottolineando la fondamentale importanza di questi eventi rivolti alle giovani generazioni.
L’incontro fa parte di un progetto più ampio portato avanti da Fitel e il Coordinamento nazionale donne della Federazione che ha allestito una mostra di Anarkikka nel cortile della sede centrale del Liceo scientifico, con il patrocinio e la collaborazione del Municipio 2 del Comune di Roma, della Ds e del corpo docente della scuola. Ospitata in Via Brenta 26, è aperta agli studenti dall’11 novembre al 2 dicembre, e aprirà al territorio con ingresso libero i giorni 21-22 e 25-26 novembre dalle 14.30 alle 17.00.
“Le tavole dell’illustratrice Stefania Spanò, in arte Anarkikka, – spiega Barbara Pierro del Direttivo Fitel Nazionale e Coordinamento donne della Federazione – colgono con caustica ironia i multiformi aspetti che assume la violenza di genere, a partire dalle spie linguistiche, mostrando come sia elemento strutturale e pervasivo della nostra cultura e della nostra società”. Messi in fila troviamo resoconti di violenze domestiche, di stupri, di stalking, di mobbing ai danni delle donne, di gender gap, di sessismo nello sport, di manipolazione dei corpi delle donne, di leggi che si rivelano parziali, di sentenze giudiziarie misogene…, troppi episodi che vanno ricordati per mettere a fuoco quei soprusi che gli uomini e questa società compiono nel quotidiano culminando in un femminicidio ogni tre giorni.
Un vero impegno questo di Anarkikka, e del Coordinamento Donne Fitel con lei, di informazione, controinformazione, nonché formazione. Da portare avanti con tutti i mezzi e in tutti i luoghi possibili (libri, mostre, social, incontri, in strade, giardini, mercati, biblioteche, scuole...), perché convinte che il processo di trasformazione debba passare per un profondo mutamento culturale, a partire dai/dalle giovanissimi/e, invitandoli/e alla riflessione e a quel cambiamento di paradigmi necessario per loro stessi/e, perché, sottolinea l’artista, “ogni sopruso e ogni femminicidio oltre a essere una tragedia per la vittima e la sua famiglia, è una sconfitta per la società e per lo Stato”.
Questo è uno degli impegni di Fitel: attraverso ogni forma di linguaggio, ogni forma d’arte stimolare consapevolezza e azioni concrete per costruire un nuovo modello culturale, sociale, economico nel quale nessuno, nessuna donna debba subire più abusi, violenze e disparità.