08 Gennaio 2018

Napoli, la certosa ed il museo di San Martino

di Redazione Cralt Magazine
Tra la fine del Cinquecento ed il Settecento l'intero monastero subì profonde trasformazioni, ad opera di molti artisti

Dedicata a San Martino vescovo di Tours, la Certosa venne fondata nel 1325 per volere di Carlo, duca di Calabria, figlio di Roberto D'Angiò. L'enorme struttura è opera del senese Tino di Camaino e di Attanasio Primario: nella chiesa oggi resta ben poco della spoglia struttura gotica originaria, profondamente modificata dai rimaneggiamenti successivi.

Tra la fine del Cinquecento ed il Settecento l'intero monastero subì profonde trasformazioni, ad opera di molti artisti. Mantengono l'antico aspetto i suggestivi sotterranei, che oggi ospitano la sezione del Museo dedicata alla scultura. Nell'ambiente delle antiche cucine è ospitata la "Sezione presepiale".

Il Museo comprende anche le sezioni di scultura, quadreria del Quarto del Priore, vetri e collezioni di pittura napoletana dell'800. Dal Museo e dalla Certosa di San Martino si ammira uno straordinario squarcio panoramico sul Golfo di Napoli, dalla collina del Vomero.

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