31 Gennaio 2018

La mostra “Revolution” a Milano

di Redazione Cralt Magazine
Musica e ribelli 1966-1970 dai Beatles a Woodstock 

La mostra Revolution, già approdata al Victoria and Albert Museum di Londra, arriva a Milano negli spazi della Fabbrica del Vapore.

Un viaggio che ripercorre gli ambiti in cui le rivoluzioni di quegli anni ebbero luogo: la moda, la musica, le droghe, i locali e la controcultura; i diritti umani e le proteste di strada; il  consumismo; i festival; le comunità alternative.

Da Carnaby Street a Londra agli hippy di Haight-Ashbury, dall’innovazione tecnologica della Bay Area alle proteste del maggio francese, dalle comuni sparse in tutta l’America ai festival di Woodstock e dell’Isola di Wight, questi anni furono caratterizzati da un idealismo ottimista che spingeva le persone a far fronte comune per sovvertire le strutture di potere in ogni sfera della società.

Una riflessione infine su quante di esse hanno prodotto un cambiamento reale e duraturo e quante invece sono andate perdute nei decenni successivi. Non è dunque una mostra su un periodo storico, una moda, una città, uno stile o un genere musicale. E’ una mostra su una delle cose più fragili ed allo stesso tempo più resilienti e durature che esistano sulla faccia di questo pianeta: un’idea. L'idea di Rivoluzione.

Gli LP presentati durante il percorso espositivo provengono dalla collezione del compianto John Peel (1939-2004), conduttore radiofonico, DJ, produttore e giornalista britannico. Peel plasmò i gusti musicali del paese in un’epoca in cui la musica incarnava la rivoluzione in atto nel mondo. Dal 1966-1967 lanciò nuovi stili musicali, attirando un pubblico di fedelissimi.  

Curata da Victoria Broackes e Geoffrey Marsh del Victoria and Albert Museum di Londra insieme a Fran Tomasi, maggior promoter italiano che per primo portò in Italia i Pink Floyd, Clara Tosi Pamphili, giornalista e storica della moda, e Alberto Tonti, noto critico musicale, la mostra offre un percorso esperienziale fatto per avvolgere i visitatori di atmosfere, oggetti, memorabilia, design, arte, grafica e soprattutto dalla musica di quegli anni anche grazie al sofisticato sistema audioguide Sennheiser.

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