23 Gennaio 2023

La costruzione di un grattacielo

di Redazione Cralt Magazine
Lo Schiller Building di Adler e Sullivan

L’iniziativa nasce nell’ambito del progetto Salotto Longhena. MUVE e IUAV in dialogo tra arte e  architettura secondo un protocollo di intesa siglato tra le due istituzioni che fin dal 2016 ha permesso di organizzare numerosi eventi di workshop, seminari e progetti espositivi intesi a  promuovere il dialogo fra le arti e l’architettura moderna e contemporanea.

Scopo della mostra è presentare la ricostruzione dell’organismo architettonico concepito da Adler  & Sullivan nel 1891 indagandone, attraverso disegni di dettaglio e modelli digitali (BIM), gli elementi costitutivi: la struttura metallica in acciaio, le murature in laterizio e terracotta con i loro  sistemi di ancoraggio, la struttura dei solai (realizzati nella forma di ‘tile arches’) e, infine, il  rivestimento interno, che combina progettazione impiantistica e decorazione. La costruzione dello Schiller Building ha contribuito in modo significativo alla definizione di una nuova tipologia  architettonica: il grattacielo americano, nella sua versione messa a punto a Chicago dopo il devastante incendio del 1871.

Il paziente lavoro di ricostruzione e ridisegno delle strutture e delle parti murarie e decorative  dell’edificio è stato curato da un gruppo di studentesse e studenti della laurea magistrale dell’Università Iuav di Venezia, coordinati dai professori Mario De Miranda (strutture metalliche),  Paolo Borin (modellazione BIM) e Marco Pogacnik (ricerca storica). 

«Alla fine dell’Ottocento- chiarisce il curatore Pogacnik- a Chicago prende forma una delle  rivoluzioni più affascinanti dell’epoca moderna: l’invenzione di un nuovo tipo edilizio, il grattacielo. L’immagine delle nostre città ne verrà profondamente mutata, non solo in America, ma anche in  Europa come nel resto del mondo. La costruzione del grattacielo condizionerà lo sviluppo delle più  avanzate tecnologie nel campo dell’architettura e dell’ingegneria, progressi che poi avranno le loro ricadute in tutti gli altri campi del costruire. Confrontarsi con queste grandi imprese del passato ha

lo scopo di prendere confidenza con quelle che sono le grandi imprese del presente alla cui  realizzazione l’Università Iuav vuole partecipare da protagonista. A partire da questo approccio auspichiamo possa crearsi l’occasione per una più stretta collaborazione tra l’Università Iuav di  Venezia, il sistema museale veneziano e il mondo delle costruzioni, fatto di imprese e progettisti la cui presenza sul nostro territorio è ricca, prestigiosa e rappresentativa».

«Dal 2016 – commenta Elisabetta Barisoni, Responsabile della Galleria Internazionale d’Arte  Moderna – abbiamo organizzato a Ca’ Pesaro numerose iniziative in collaborazione con IUAV, opportunità che ci hanno permesso di indagare la storia e il nostro presente con un occhio attento  alle relazioni tra arte e architettura. Sono lieta che questa nuova avventura della nostra  collaborazione con il prestigioso istituto universitario abbia preso avvio con una grande partecipazione degli studenti, sia nel momento progettuale, che operativo e infine nell’occasione  inaugurale. Mi auguro che lo spazio teorico che con il prof. Renato Bocchi battezzammo nel 2016
Salotto Longhena continui a portare nuovi stimoli progettuali ed espositivi, rinnovando l’omaggio  al “nostro” architetto Baldassare Longhena (1598-1682), autore dello splendido palazzo sul Canal Grande che ospita il Museo».