09 Agosto 2016

L’infiorata di Spello

di Redazione Cralt Magazine
Manifestazione dal sapore antico che si perpetua ancora oggi sprigionando modernità e capacità di adattamento alla realtà, in definitiva un bel vedere davvero

Le infiorate sono una manifestazione che si svolge ogni anno per la festività del Corpus Domini (nona domenica dopo la Pasqua). Gli infioratori lavorano un'intera notte per realizzare tappeti e quadri floreali che si snodano per le vie dei borgi. Il risultato è un percorso caratterizzato dall'alternarsi di tante diverse infiorate.

La tradizione barocca delle decorazioni floreali era stata adottata già nel XVII secolo nelle località dei Castelli romani, a Roma la consuetudine delle infiorate dovette scomparire alla fine del secolo XVII; nei Castelli romani continuò ancora. Diverse località italiane conservano ancora questa tradizione e sicuramente una  delle più suggestive è quella  di Spello, cittadina umbra.

Le infiorate, veri e propri quadri colorati con petali di fiori, hanno così raggiunto livelli di elevata difficoltà tecnica che spesso si è coniugata con l'espressione e l'interpretazione di temi religioso-sociali sempre più complessi, a volte astratti, tali da richiedere da parte degli infioratori non solo un'attenta fase di progettazione ma anche uno studio e approfondimenti di tipo filosofico e storico-artistico. L'impegno che gli infioratori hanno profuso nell'evoluzione in senso artistico della loro manifestazione ha tratto grande stimolo dal concorso che dagli anni '60 è stato indetto per stabilire il tappeto più bello di ogni edizione.

A differenza di altre manifestazioni simili, gli infioratori di Spello realizzano a terra gli splendidi tappeti usando fiori freschi raccolti in natura, eventualmente essiccati. È consentito l'uso di parti vegetali diverse dal fiore (in particolare, foglie e bacche) ma in misura inferiore alla componente floreale. È vietato l'utilizzo di legno in qualsiasi forma e di ogni tipo di materiale sintetico. Il fiore può essere adoperato intero ma nella maggior parte dei casi si usano i petali, accuratamente separati dalla corolla sia freschi che essiccati, a volte sminuzzati ma non resi polvere. Così anche le foglie possono essere utilizzate fresche o secche e sminuzzate, ma non polverizzate. L'essiccazione deve avvenire al sole in maniera naturale. Il disegno su strada può essere tracciato con il gesso a terra con la tecnica della quadrettatura oppure disegnato su carta poi incollata al suolo permettendo la realizzazione di opere più grandi e più complesse. Le raffigurazioni, ispirate a tematiche religiose della cristianità, sono costituite da figure piane, bidimensionali, in cui è ricercabile un effetto tridimensionale esclusivamente tramite l'utilizzo di tecniche prospettiche, cromatiche e di stratificazione dei fiori e delle specie vegetali spontanee conseguita per mera sovrapposizione, senza l'uso di collanti. Le opere devono avere una lunghezza minima di 12 metri, nel caso dei tappeti, o una superficie di almeno 24 metri quadrati, nel caso dei quadri. La differenza tra quadri e tappeti si basa sulle dimensioni ma anche sulla composizione: nei quadri la parte figurativa interessa tutta la superficie infiorata, mentre nei tappeti la parte figurativa rimane al centro della composizione che è preceduta e seguita da disegni geometrici e decorazioni ripetitive sempre realizzati con petali di fiori.

Manifestazioni dal sapore antico che si perpetuano ancora oggi sprigionando modernità e grosse capacità di adattamento alla realtà, in definitiva un bel vedere davvero.