24 Settembre 2016

L’Abruzzo in Mountain Bike: “Il Castello di Salle e Roccacaramanico”

di Mauro Monasterio
Il castello ancora oggi è di proprietà della famiglia Di Genova a cui appartiene dal 1646; è possibile visitare il museo allestito nel suo interno e organizzare a richiesta pranzi e banchetti.

L’escursione in Mountain Bike organizzata dal Gruppo Interesse Ciclismo del CRALT AMU ci ha condotti alla scoperta dell’alta valle del fiume Orta, un’affascinante territorio montano compreso tra i massicci della Majella e del Morrone, due delle più alte montagne dell’Appennino abruzzese.

Partiti in MTB dalle porte di Caramanico , piccolo ma suggestivo borgo medievale famoso per le sue Terme già dal lontano 1576, si è attraversato la frazione di San Tommaso e dopo aver superato l’impressionante ponte sul fiume Orta, dove negli anni ’80 e ’90 si praticava il “jumping”, si è giunti al paese di Salle.

Salle, situato ai piedi del Morrone, fu costruito dopo il 1915 anno in cui un terremoto danneggiò gravemente il nucleo storico del paese, oggi chiamato Salle Vecchia, che rimase poi abbandonato.

Il nostro percorso ciclistico continua proprio in direzione di Salle Vecchia dove oltre ai ruderi del centro storico è presente un castello, il Castello di Salle, originario del secolo XI che domina dall’alto tutta la valle dell’Orta.

Il castello ancora oggi è di proprietà della famiglia Di Genova a cui appartiene dal 1646; è possibile visitare il museo allestito nel suo interno e organizzare a richiesta pranzi e banchetti.

La strada, diventata ormai sterrata, inizia a salire verso il Morrone, si aprono ambi e suggestivi paesaggi dominati dalla possente Majella mentre in lontananza si scorge Pescara e il mare Adriatico.

Lasciata la carrareccia si percorre un bellissimo sentiero a “mezza costa” sul versante orientale del Morrone che tra boschi e radure conduce all’antico borgo di Roccacaramanico, frazione di S. Eufemia, situato su una rupe sotto gli “occhi” della Majella.

Roccacaramanico, un paese “fantasma” fino agli anni ’80, balzò agli onori della cronaca dopo che un programma televisivo nazionale intervistò l’unica abitante presente, l’anziana Angiolina.

Ora il borgo è tornato a nuova vita, i vecchi ruderi sono stati ristrutturati e Roccacaramanico nel 2012 è stata nominata “Meraviglia Italiana”.

Lasciando il borgo alle nostre spalle e ripresa la strada asfalta, si riattraversa il fiume Orta e si fa ritorno al punto di partenza passando per i paesi di S. Eufemia a Majella e Caramanico Terme.

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