28 Novembre 2016

L’Abruzzo in Mountain Bike: “Colle delle Vacche e Beato Mariano”

di Mauro Monasterio
Tra “Sacro e Profano”, amici del Cralt e di Cralt Magazine, un 'escursione in mountain bike sul versante occidentale del massiccio montuoso del Morrone, nel Parco Nazionale della Majella

Come luogo di partenza per questa escursione in mountain bike, organizzata dal CRALT AMU Gruppo Interesse Ciclismo sabato 12 novembre 2016, è stato scelto il paese di Roccacasale, un suggestivo borgo medievale arroccato alle pendici della catena montuosa del Morrone a 450 metri s.l.m.

Il centro abitato è dominato dai resti di un antico castello che nei tempi antichi controllava l’intera Valle Peligna.

Dopo un primo tratto semi pianeggiante su carrareccia di campagna, dove abbiamo avuto la fortuna di incontrare una “famiglia” di cervi che hanno attraversato la strada pochi metri davanti a noi, siamo giunti alla frazione di Sulmona denominata Badia-Bagnaturo, località conosciuta per la l’Abbazia di Santo Spirito al Morrone, nota anche come abbazia Morronese o Celestiniana.

Qui inizia una bella e panoramica carrareccia che sale fino al rifugio di Colle delle Vacche (1100 metri s.l.m.) situato proprio alle falde del monte Morrone in un bellissimo e selvaggio ambiente montano da dove si ammira un fantastico paesaggio che abbraccia tutta la Valle Peligna.

Dopo una breve pausa siamo risaliti in sella alle nostre MTB per intraprendere il sentiero del Parco Nazionale della Majella indicato con la sigla “R1“; un entusiasmante single track in buona parte sottobosco che conduce alla fonte del Beato Mariano.

Si racconta che il giovane Domenico, futuro frate Mariano proclamato poi beato, un’estate alla fine del XVIII secolo pascolava le pecore nella Valle dei Preti, sul Morrone. Era molto caldo, su quel versante della montagna non c’erano (e non ci sono tuttora) sorgenti; il giovane stremato dalla calura e dalla sete si addormentò poggiando il capo su una pietra. In sogno gli apparve un frate che disse: “Svegliati, bruci dalla sete e l’acqua ti scorre sotto la testa!”. Il giovane pastorello svegliandosi si accorse che sotto la pietra dove aveva appoggiato il capo sgorgava un fresco rigagnolo d’acqua. Da quel giorno, ininterrottamente, in quella miracolosa roccia, successivamente trasformata in abbeveratoio, a circa 900 metri di altitudine, la Fonticella di Fra Mariano, unica sorgente d’acqua nella maestosità del monte Morrone, continua a zampillare acqua fresca per quanti desiderano abbeverarsi.

Dopo esserci dissetati e fatto rifornimento d’acqua alla fontana del Beato Mariano, siamo tornati a pedalare in direzione di Roccacasale attraversando la Valle dei Preti per poi scendere su una larga carrareccia sassosa dove si incontrano le quattordici stazioni della Via Crucis che parte dl centro abitato per arrivare sulla montagna.

Tornati a Roccacasale i simpatici gestori del ristorante “La Tana del Rosso” ci attendono nel loro locale per prepararci un simpatico e conviviale terzo tempo!

Ritorniamo a casa stanchi ma soddisfatti; sia per l’entusiasmante escursione sia per l’ottimo cibo assaporato.