30 Novembre 2021

Green Pass: scongiurate le chiusure ma restano le difficoltà per il settore alberghiero

di Redazione Cralt Magazine
Manca ancora il turismo internazionale e certamente neppure in queste festività il turismo interno potrà surrogare a questa assenza

Con il decreto Super green pass sono state scongiurate le chiusure ma aldilà di alcune criticità del provvedimento, resta un quadro complessivo davvero difficile per gli alberghi italiani. 

Vi proponiamo, da oggi, una serie d'interventi di vari attori del mercato turistico italiano per capire e farvi conoscere le ììdiverse posizioni posizioni in campo. Sono opinioni, certamente, ma qualificate ed esperte e soprattutto vengono da professionisti che vivono ogni giorno nel proprio lavoro i problemi più disparati per far riprendere a viaggiare il treno del turismo italiano.  

Sul fronte del nuovo provvedimento è positivo che comunque il legislatore abbia riconosciuto l'albergo come un luogo presidiato e quindi a basso rischio con l'introduzione del solo Green pass base, ma la norma comunque determina alcune complessità che speriamo siano chiarite e superare al più presto - dichiara Maria Carmela Colaiacovo, Presidente di Associazione Italiana Confindustria Alberghi.

Se pure le chiusure scongiurate ci fanno tirare un sospiro di sollievo, resta un quadro drammatico per il settore turismo e in particolare per le aziende alberghiere - prosegue la Presidente Colaiacovo.

Manca il turismo internazionale e certamente neppure in queste festività il turismo interno potrà surrogare a questa assenza. Parliamo di centinaia di migliaia di presenze (erano 220 milioni nel 2019) che mancano all'appello quest'anno.

Va ricordato che il settore è ancora pesantemente condizionato dalle limitazioni imposte dalle misure anti covid. Mentre il mercato americano sta iniziando a ripartire ma a velocità estremamente ridotta, altri ugualmente importanti per il nostro Paese come quello russo, cinese e indiano sono chiusi ai viaggi per turismo in Italia da più di un anno.

Il mercato di prossimità europeo subisce comunque le restrizioni che gli altri paesi stanno adottando per bloccare la pandemia.

Il dato sul tasso di occupazione resta molto basso su base annua arrivando a sfiorare appena il 27%.

Un quadro molto complicato che si aggiunge ai tanti mesi di gravissima crisi che si stanno vivendo ormai da quasi due anni.

Le strutture alberghiere, pur non essendo mai state direttamente coinvolte da provvedimenti di chiusura, subiscono il riflesso di misure restrittive applicate ad altri ambiti e sono rimaste sole e senza aiuti - Conclude la Colaiacovo.