In occasione della festa della donna il Cralt Telecom Toscana -Liguria ha organizzato una visita nella Basilica di Santa Croce a Firenze sulle tracce di monumenti che ricordano figure femminili.
Nello splendido pantheon delle glorie italiane, dove si elevano maestosi i monumenti funebri in onore di Michelangelo, Galileo Galilei, Niccolò Machiavelli, Gioacchino Rossini e Ugo Foscolo che hanno reso celebre il talento italiano, parimenti possiamo rintracciare anche una lunga serie di figure femminili che vi riposano, alcune più famose, altre che vale la pena ricordare.
Così passeggiando nella chiesa si incontra la toccante opera di Libero Andreotti il monumento alla madre italiana del 1924 una struggente pietà che vuole ricordare la sofferenza delle madri che persero i loro figli durante la Prima Guerra Mondiale.
Poco più avanti la tomba della Contessa Eloisa Stolberg d’Albany amante di Vittorio Alfieri, figura di spicco nei salotti fiorentini il suo monumento funebre fu opera dello scultore Emilio Santarelli. Mentre i ricordi del passaggio dei Bonaparte a Firenze sono presenti nella Cappella Giugni che accoglie le spoglie di Julie Clary Bonaparte, consorte del fratello maggiore di Napoleone, Giuseppe Bonaparte, fu regina di Napoli e poi di Spagna e di sua figlia Charlotte Bonaparte.
Fatti pochi passi nella cappella adiacente uno splendido busto reliquiario in argento dorato ci ricorda una delle donne più eroiche e generose di Firenze la Beata Umiliana dei Cerchi(1219-1246) che spese tutta la sua vita al servizio dei poveri e dei sofferenti. Nel grande refettorio del Convento sotto l’albero della Vita affrescato da Taddeo Gaddi troviamo dipinta la prima figura di donna committente Vaggia Manfredi inginocchiata dietro San Francesco.
Uscendo nel chiostro del complesso incontriamo un duplice ricordo al femminile La tomba che accoglie Louise de Favreau giovanissima fanciulla creola morta a diciassette anni a Firenze, il suo monumento funebre in marmo di stile neogotico è stato realizzato dalla scultrice francese Felicie De Fauveau (1801-1886), artista che riuscì a guadagnarsi da vivere col mestiere dell’arte, fedele ai Borboni organizzò una rivolta in Vandea, condannata fu costretta all’esilio e si rifugiò a Firenze, le sue sculture oggi si trovano al Museo d’Orsay a Parigi e all’Ermitage di San Pietroburgo. Altre donne riposano in Santa Croce assai poco ricordate ma che furono esempi di genio al femminile come Fortunata Sulger Fantastici (1755-1824) poetessa a soli tredici anni, oppure Ida Botti (1812-1844) pittrice e ritrattista che fu l’insegnante di disegno della Principessa Matilde Bonaparte , o Virginia De Blasis (1807-1838) la soprano che fu tra le più sensibili e celebri interpreti delle opere di Gioacchino Rossini.
Ed ecco che la basilica di Santa Croce con le sue opere e i personaggi che vi riposano e lì a ricordare la varietà dei talenti in tutti i campi dello scibile che in ogni tempo ha visti protagonisti uomini e donne.
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