01 Novembre 2016

Ai Weiwei

di Redazione Cralt Magazine
Vi proponiamo, cari lettori di Cralt Magazine, la mostra delle opere di un artista dei nostri tempi: Ai Weiwei. Una figura fondamentale nell'arte e nell'architettura contemporanea che conduce con se anche un portato personale di storia individuale davvero importante e che si lega all'evoluzione di un luogo affascinante ma sfaccettato come la Cina di oggi

L'arte in tutte le sue forme ci attira, sempre. Amici di CralT Magazine, oggi vi portiamo a conoscere Ai Weiwei, artista multiforme e indiscusso protagnista della cultura cosmopolita.

Artista dissidente e personalità provocatoria, protagonista di mostre presso i maggiori musei del mondo, Ai Weiwei invaderà Palazzo Strozzi con opere storiche e nuove produzioni che coinvolgeranno tutto lo spazio: la facciata, il cortile, il Piano Nobile e la Strozzina. 

Per la prima volta Palazzo Strozzi sarà utilizzato come uno spazio espositivo unitario, creando un’esperienza totalmente inedita per i propri visitatori ed esaltando una delle peculiarità dell’arte di Ai Weiwei, il rapporto tra tradizione e modernità, in un luogo simbolo della storia di Firenze

Chi è Ai Weiwei
Figlio del poeta Ai Qing . Nel 1981 si trasferisce negli Stati Uniti.Nel 1993 torna in Cina. Nel 1997 è cofondatore e direttore artistico dell'Archivio delle arti cinesi (CAAW).

Nel 1999 inizia ad occuparsi di architettura e fonda il suo studio nella periferia nord di Pechino, a Caochangdi. Nel 2003 fonda un altro studio, il «FAKE Design». Sempre in questo anno realizza un'altra opera celeberrima, Map of China: una scultura puzzle formata da legni che avevano fatto parte dei templi della dinastia Qing (1644-1911). Lavora a vari progetti con gli architetti svizzeri Herzog & de Meuron,nel 2009 il suo blog, aperto nel 2006, viene chiuso dalle autorità. Nel 2010 la giunta municipale di Shanghai stabilisce che lo studio di Malu Twon debba essere chiuso e demolito. L'11 gennaio viene distrutto, ma Ai Weiwei riesce a recuperare parti dell'edificio.

Per la sua opposizione al regime è stato recluso per 81 giorni, dal 2 aprile al 22 giugno 2011. Da allora è costantemente tenuto sotto controllo e gli è impedito di espatriare.