22 Luglio 2021

A Procida, Capitale Italia Della Cultura 2022

di Edoarda Gasparrini
Procida e Napoli due mete diverse e affascinanti

Eccoci qui, sospesa (si spera) la pandemia, il turismo con pigrizia riprende, con esso anche i Viaggi del CralT-Lazio Molise ed io Edoarda Gasparrini racconto… Procida, Capitale della Cultura 2022.

Una vera e propria tavolozza di colori in mezzo al mare: Procida, la più piccola e meno conosciuta isola del Golfo di Napoli, va vissuta lentamente salendo dalla costa, fino alla campagna per assaporarne l'essenza e comprendere appieno un luogo dove l'attaccamento alla tradizione è forte e il tempo sembra essersi fermato. Con il suo profilo frastagliato, tinteggiato dai tanti colori variopinti delle sue case e inframezzato da sprazzi di verde, Procida è ricca di fascino e di storia.

Un fascino a cui non rimase indifferente Elsa Morante che, nel suo libro L'Isola di Arturo, vincitore del Premio Strega, così la descrisse: "La mia isola ha straducce solitarie chiuse fra muri antichi, oltre i quali si stendono frutteti e vigneti che sembrano giardini imperiali. Ha varie spiagge dalla sabbia chiara e delicata, e altre rive più piccole, coperte di ciottoli e conchiglie, e nascoste fra grandi scogliere”. Questo solo uno di tanti altri spunti letterari e poetici: da Alphonse de Lamartine, poeta francese che nel settembre 1811 arrivò in Italia percorrendo il classico itinerario del Grand Tour e che scrisse “Graziella”, al compianto Massimo Troisi che sull’isola girò il suo ultimo film “Il postino”.

Con i mini-taxi particolari per la loro “larghezza” tanto quanto quella delle stradine che si inerpicano fino ad arrivare all’Abbazia di S. Michele Arcangelo e scendere poi a Piazza dei Martiri e Marina della Corricella (già location de “Il Postino”).

Procida, una bella scoperta di saperi, di sapori e di colori meravigliosi, merita tutta l’attenzione come Capitale Italiana della Cultura 2022

Che dire poi di Napoli dove il CralT Lazio Molise dovrebbe avere “Residenza Onoraria”?

Questa volta il programma dell’agenzia e la guida culturale ci hanno stupito non con fuochi pirotecnici ma con Musica, Canti e Balli...quelli dei Soci partecipanti.

Infatti, il percorso culturale prevedeva un tour esclusivo della musica Napoletana classica accompagnati da tipica posteggia napoletana a due voci e spiegazione culturale, musica e canti nei luoghi tipici.

In Piazza Bellini ‘Reginella’, al Conservatorio di San Pietro a Majella la canzone ‘O Sole Mio’, in Via dei Tribunali ‘Jo Se Pazz’, a Piazza San Domenico Maggiore canzone ‘A Tazz E Cafe’ & Era Di Maggio’, alla Chiesa Santa Chiara canzone ‘Munasterio e Santa Chiara’ & ‘O Surdato ‘Nnammurato’, a Piazza del Gesù canzone Lazzarella e tante altre.

Abbiamo sorpreso gli stessi “napoletani” che ci guardavano stupiti ma compiaciuti, una signora napoletana ha omaggiato i due cantanti con euro 5.00 spesi subito per il caffè.

Nel pomeriggio “Quartieri Spagnoli”, che sorgono nella parte storica della città.

La curiosità era molta ed è stata grandemente ripagata dall’unicità, particolarità e originalità di questo posto. I Quartieri Spagnoli sono da vedere è impossibile descriverli.

Le foto parlano da sole, al prossimo racconto.

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