10 Maggio 2018

La Riviera di Ulisse

di Redazione Cralt Magazine
Attraverso Terracina, l’Oasi di Ninfa, Sermoneta, Gaeta, Sperlonga, Piana delle Orme, il Parco del Circeo , l’Abbazia di Fossanova e la tipica gastronomia regionale

La  Riviera di Ulisse, nel Lazio, si estende lungo la costa del golfo di Gaeta e comprende i territori delle aree protette ricadenti nei comuni di Gaeta, Formia, Minturno e Sperlonga. Questa è terra di miti imbevuta di storia e di leggenda e noi del CRALT ve ne proponiamo la visita in tutti i suoi risvolti.

Partendo da Milano  arriviamo a Roma in treno e incontriamo la Guida ed il Bus che ci porterà a Gaeta. Il pomeriggio, lungo il percorso, sosta a Terracina per visitare la parte antica della città: il Duomo, eretto su una cella del tempio dedicato a Roma e Augusto, il notevole Palazzo Venditti ed i resti del Tempio di Giove Anxur, del I secolo a.C., da dove si può godere di un vastissimo e incantevole panorama.

La mattinata del giorno seguente è dedicata alla visita dell’Oasi di Ninfa, stupenda area protetta. Dopo circa 500 anni, in cui la fiorente città di Ninfa versò in condizioni di forte degrado e abbandono, un erede della famiglia Caetani, Gelasio, iniziò una grande opera di bonifica e restauro che interessò tutta l’area. Oltre al recupero completo della torre principale del castello e del municipio, impiantò tra le mura dell’antica città, un numero considerevole di specie botaniche tra cui alcune molto rare. Una delle particolarità dei Giardini di Ninfa, oltre alla loro spettacolarità è quella di avere, tra le tante specie botaniche, alcune piante provenienti da diverse parti del mondo che hanno trovato in questa zona un ottimo clima dove poter accrescersi e riprodursi.

Nel pomeriggio si giunge a Sermoneta, borgo medievale in provincia di Latina. Visita al Castello Caetani, edificato nella prima metà del XIII sec. ed ampliato successivamente.

Il giorno seguente mattinata dedicata alla riviera di Ulisse con prima tappa a Gaeta, sosta al centro storico, con il quartiere medievale di S. Erasmo che conserva numerosi monumenti a testimonianza del glorioso passato storico della città. Visita del Santuario della SS. Trinità, meglio noto come della Montagna Spaccata a causa della suggestiva fenditura della roccia, a precipizio sul mare. All’interno di questo, una ripida scala scende all’impressionante “Grotta del Turco”, chiamata così dalla tradizione popolare locale.

Nel pomeriggio si continua con la visita di Sperlonga, bianco villaggio arroccato sulla collina con viuzze strette che scendono al mare sulle spiagge di levante e di ponente, noto agli antichi Romani. Visita al Museo Archeologico ed all'area prospiciente con la particolarissima Grotta di Tiberio.

Il giorno dopo  visita alla Piana delle Orme nella campagna pontina. Un grande Parco Museo suddiviso in 11 padiglioni tematici con percorsi che evidenziano il primo cinquantennio del ‘900 con eventi riferiti alla Seconda Guerra Mondiale, le evoluzioni del mondo agricolo, la bonifica delle paludi pontine, rivivendo le tradizioni dell’Italia intera.

Pomeriggio dedicato all'area del Parco del Circeo, laddove si evidenziano le “Lestre”, antiche capanne dell’Agro Pontino utilizzate prima della bonifica, il lungomare di “Sabaudia” con le “dune”, fino a raggiungere San Felice Circeo con la Torre dei Templari del periodo medievale.

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