16 Aprile 2022

Week end sul delta del Po

di Redazione Cralt Magazine
Muoversi in questo habitat è tutto avvicendarsi di paesaggi nuovi e sconosciuti

Il Po, il grande fiume come viene spesso chiamato, è un luogo fisico ma è anche e soprattutto un luogo dell'anima. Uno di quei posti che non smette mai di raccontare e racconta di cose di vita economica e di vita quotidiana.

Lungo il fiume si estende la più grande macchia di biodiversità esistente nel Paese e sempre lungo il fiume è tutto un susseguirsi di storia e di storie, basti pensare solo a quelle fantastiche raccontate da Giovannino Guareschi o da altri scrittori come Alberto Bevilacqua, solo per citare i primi a memoria.

Oggi il fiume è stato agli onori delle cronache per una infinita stagione di siccità che ne ha abbassato moltissimo i livelli ma in passato il polesine è stato teatro di alluvioni anche molto importanti come quelle passate alla storia dell'ultimo secolo. 

Muoversi in questo habitat è tutto avvicendarsi di paesaggi nuovi e conosciuti  da Villa Badoer comunemente detta “La BadoeraVilla Veneta del Palladio, patrimonio UNESCO fino alla vistita al Museo Archeologico Nazionale, uno scrigno ricco di tesori che testimonia un passato glorioso di Adria, la porta del Delta del Po.

A Porto Levante, una volta ritirate le biciclette, percorreremo la via delle valli sud (12 Km). Dopo, saliti a bordo delle imbarcazioni navigheremo lungo il fiume Po di Gnocca per poi addentrarci nella Sacca di Scardovari regno della pesca delle vongole veraci, degli allevamenti di cozze ed ostriche.

Poiandremo a far rotta al cuore della Valle del Bacucco, un dedalo di canali così detti “paradelli”, laghi ed ex posti di cacciagione habitat ideale per l’avifauna con decine di specie visibili quasi esclusivamente in queste zone.

Ultimi approdi saranno l’Isola dei Gabbiani e l’Isola dell’Amore alle foci del Po di Goro. 

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