14 Dicembre 2019

Urbino e Raffaello

di Redazione Cralt Magazine
Con il Cralt Emilia Romagna visita di Urbino e della Mostra: Raffaello a Palazzo Ducale Sabato 11 gennaio 

Il Cralt ha nel proprio dna costitutivo e come obiettivo precipuo di far avvicinare i propri soci all'arte e nell'ambito delle proprie attività culturali propone sempre ai propri Soci spunti davvero interessanti; in questo caso è la volta di una visita giornaliera a Urbino in occasione di questa mostra davvero imperdibile.

Nel 2020 ricorrono i 500 anni dalla morte di Raffaello Sanzio e la sua città natale celebra l’anniversario con una mostra allestita all’interno di Palazzo Ducale, sede della Galleria Nazionale delle Marche. Proprio in quegli ambienti – sotto la guida del padre Giovanni Santi, anch’egli pittore – il giovane artista cominciò a lavorare, trovandovi un contesto culturale di altissimo livello.

La corte di Urbino, grazie alla committenza dei Montefeltro, divenne infatti verso la fine del Quattrocento epicentro delle migliori espressioni artistiche contemporanee, testimoniate dalla presenza di opere di Piero della Francesca, Luciano Laurana, Francesco di Giorgio Martini, Antonio del Pollaiolo e molti altri.


Il programma della visita
Arrivo ad Urbino e incontro con la guida e visita del centro storico tutelato come Patrimonio Mondiale UNESCO. Si visiteranno il Duomo di Urbino (solo esterno in quanto in ristrutturazione), la Chiesa di San Francesco in stile Romanico-gotico, la Casa Natale di Raffaello Sanzio, l’Oratorio di San Giovanni e l’Oratorio di San Giuseppe. Al termine delle visite pranzo libero e nel primo pomeriggio visita guidata alla mostra di Raffaello e alla Galleria Nazionale.
La Mostra “Raffaello e gli amici di Urbino” è promossa ed organizzata dalla Galleria Nazionale delle Marche, diretta da Peter Aufreiter, ed è curata da Barbara Agosti e Silvia Ginzburg.Indaga e racconta, per la prima volta in modo così compiuto, anticipa il Direttore Aufreiter, il mondo delle relazioni di Raffaello con un gruppo di artisti operosi a Urbino che accompagnarono, in dialogo ma da posizioni e con stature diverse, la sua transizione verso la maniera moderna e i suoi sviluppi stilistici durante la memorabile stagione romana.
Fondamentale il ruolo giocato da Pietro Perugino nella formazione e nel primo tratto dell’attività di Raffaello, qui letta in parallelo con quella dei più maturi concittadini Timoteo Viti e Girolamo Genga, le ricerche dei quali ebbero a intersecarsi con il periodo fiorentino e con l’attività romana del Sanzio. Al termine della visita ripartenza per le località di destinazione .  

Per i dettagli tecnici collegarsi e loggarsi a https://www.cralteventi.it/module/commessa/?id=9069 

Attività correlate: