Un fine settimana trascorso tra Monteriggioni, San Gimignano e Volterra rappresenta un'immersione nella storia, nella cultura e nella bellezza senza tempo della Toscana. Questi tre borghi, situati a breve distanza l'uno dall'altro, sono tra i più iconici della regione e offrono un itinerario ricco di scoperte, dove paesaggi mozzafiato e tesori artistici si intrecciano con la tradizione enogastronomica locale. In due o tre giorni è possibile esplorare antiche mura medievali, ammirare torri che sfidano il cielo e perdersi tra le colline ondulate che hanno ispirato poeti e artisti per secoli.
Monteriggioni, un castello incantato
Il viaggio comincia con una visita a Monteriggioni , un piccolo borgo fortificato che sembra uscito da una fiaba medievale. Questo villaggio, famoso per la sua cinta muraria perfettamente conservata, è stato costruito dai Senesi nel XIII secolo come baluardo difensivo contro Firenze. Le sue mura, lunghe circa 570 metri e punteggiate da 14 torri, offrono un'impressionante vista sulle colline circostanti. Una passeggiata lungo la cinta muraria regala panorami suggestivi, con i vigneti e gli oliveti che si estendono a perdita d'occhio.
Una volta dentro le mura, il borgo offre un'atmosfera intima e raccolta, con le sue piccole vie lastricate e la piazza principale, Piazza Roma , che sembra sospesa nel tempo. Qui si possono visitare la Chiesa di Santa Maria Assunta, in stile romanico, e fermarsi in uno dei ristoranti tipici per assaporare piatti della tradizione toscana, come la ribollita oi pici al ragù.
San Gimignano, la Manhattan del medioevo
Il secondo giorno è dedicato alla scoperta di San Gimignano , soprannominata la "Manhattan del Medioevo" per le sue torri che svettano verso il cielo. Situato a circa 30 minuti da Monteriggioni, San Gimignano è uno dei borghi più noti della Toscana, celebre per le sue 14 torri medievali ancora in piedi, che un tempo erano ben 72. Queste torri, simbolo della ricchezza e del potere delle famiglie locali, offrono uno skyline unico e affascinante.
La visita inizia da Piazza della Cisterna , una delle piazze più belle d'Italia, circondata da torri e palazzi storici. Da qui, si può raggiungere Piazza del Duomo , dove si trovano la Collegiata di Santa Maria Assunta, con i suoi splendidi affreschi, e il Palazzo Comunale, che ospita la Pinacoteca Civica. Salendo sulla Torre Grossa, la più alta della città, si può godere di una vista spettacolare sul borgo e sulle colline circostanti.
San Gimignano è anche famosa per il suo vino, la Vernaccia di San Gimignano , un bianco dal gusto fresco e fruttato. È d'obbligo una sosta in una delle enoteche locali per degustare questo pregiato vino accompagnato da formaggi e salumi toscani.
Volterra, tra Etruschi e alabastro
L'ultimo giorno è dedicato a Volterra , uno dei borghi più antichi e affascinanti della Toscana, situato a circa 45 minuti da San Gimignano. Volterra affonda le sue radici nell'epoca etrusca, come testimoniano le sue imponenti mura e la celebre Porta all'Arco , uno degli accessi meglio conservati dell'antica città etrusca. Il Museo Etrusco Guarnacci è una tappa obbligata per chi vuole approfondire la storia millenaria di questo popolo, con la sua straordinaria collezione di urne funerarie e reperti archeologici.
Passeggiando per il centro storico, si raggiunge Piazza dei Priori , dominata dal Palazzo dei Priori, il municipio più antico della Toscana, che risale al XIII secolo. Da qui si può proseguire verso il Teatro Romano , uno degli esempi meglio conservati di architettura romana in Italia.
Volterra è famosa anche per la lavorazione dell'alabastro, una tradizione artigianale che risale all'epoca etrusca. Numerosi negozi e laboratori espongono opere d'arte e oggetti in alabastro, un souvenir perfetto di un viaggio tra arte e storia.
Ogni borgo ha la sua atmosfera unica, e insieme raccontano una storia millenaria fatta di arte, tradizioni e bellezze naturali. Tra mura medievali, torri svettanti e antiche vestigia etrusche, questo itinerario è un vero e proprio viaggio nel tempo, che conquisterà il cuore di ogni visitatore.
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Foto di Ben Kerckx da Pixabay