19 Dicembre 2022

The Floating Collection

di Redazione Cralt Magazine
The Floating Collection, a cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, trae ispirazione dal dibattito e dai processi di decolonizzazione avviati nei musei etnografici e antropologici di tutto il mondo

Il MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna apre la stagione autunnale delle mostre con The Floating Collection, collettiva che nasce dal desiderio di studiare le ricchissime collezioni dei musei bolognesi - del Settore Musei Civici Bologna e di altri sistemi museali cittadini - tramite lo sguardo di sei artiste e artisti: Alex Ayed (Strasburgo, 1989), Rä di Martino (Roma, 1975), Cevdet Erek (Istanbul, 1974), David Jablonowski (Bochum, 1982), Miao Ying (Shanghai, 1985), Alexandra Pirici (Bucarest, 1982).

In preparazione della mostra, tramite visite, incontri di approfondimento con il personale museale e derive spontanee, numerose collezioni e luoghi significativi della città sono stati trasformati in risorse, in una “piattaforma di ricerca” in grado di aprire traiettorie di indagine socio-culturale ed estetica.

The Floating Collection, a cura di Lorenzo Balbi e Caterina Molteni, trae ispirazione dal dibattito e dai processi di decolonizzazione avviati nei musei etnografici e antropologici di tutto il mondo che, dagli anni Novanta, si sono impegnati in una revisione della storia dei propri patrimoni, sperimentando nuovi approcci di indagine sulle collezioni e di mediazione con il pubblico.

Inscrivendosi in tale contesto, la mostra pone attenzione sui linguaggi delle arti visive proponendoli come strumenti in grado di rileggere le storie della città, riattivarle e re-immaginarle con gli occhi sgombri dalle strutture narrative e dagli approcci metodologici consueti.

Franco Solmi, direttore della Galleria d’Arte Moderna di Bologna,nel suo discorso di insediamento nel 1975 delineava l'identità, la missione e la visione della nascente GAM:

"Il museo, nel suo essere struttura coinvolgente e coinvolta nella realtà della città e del territorio e, nello stesso tempo, filtro naturale di esperienze che questa realtà travalicano, può divenire centro culturale nel senso più ampio del termine, ove le cose che diciamo della cultura non solo si presentano, ma si creano, si discutono e magari si contestano per dar vita a quel dibattito fra diversi orientamenti ideali in cui si concreta una politica della cultura che non voglia essere solo nominalmente pluralistica. […] I programmi non dovranno essere visti come giustapposizione di una manifestazione all'altra o semplice somma di iniziative diverse, ma come ciclo di attività finalizzate al dibattito su un problema, che non può certo esaurirsi in una soluzione, anche temporale, fissata in anticipo. […] Ecco perché mi sembra giusto sostituire al concetto di mostra quello più comprensivo e aperto di attività".

Le istituzioni e i musei che, oltre al MAMbo, a vario titolo, sono stati oggetto di ricerca per The Floating Collection sono numerosi.
Per il Settore Musei Civici Bologna: Museo Civico Archelogico, Museo Civico Medievale, Museo Civico d'Arte Industriale e Galleria Davia Bargellini, Museo del Tessuto e della Tappezzeria "Vittorio Zironi", Museo Morandi, Museo internazionale e biblioteca della musica, Museo del Patrimonio Industriale, Museo civico del Risorgimento.
Per il Sistema Museale di Ateneo | Alma Mater Studiorum - Università di Bologna: Museo di Palazzo Poggi, Museo della Specola, Collezione di Zoologia, Collezione di Anatomia Comparata, Collezione di Antropologia.

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