17 Novembre 2016

A Candelara, Gradara E San Leo: un tour fantastico

di Redazione Cralt Magazine
A Candelara, Gradara E San Leo non si va solo per il panorama e per ma per il territorio ricco di storia di cui sono trapuntati questi luoghi che in un atmosfera prenatalizia acquisiscono un fascino ulteriore amici del Cralt

A Candelara si può andare per assistere a “Candele a Candelara”, il primo mercatino natalizio italiano dedicato alle candele. L’evento si svolgerà nell’antico borgo medievale sulle colline attorno a Pesaro dove ogni sera la luce artificiale verrà spenta per lasciare posto a migliaia di fiammelle accese.

Un’atmosfera unica e suggestiva grazie a due spegnimenti programmati dell’illuminazione elettrica di 15 minuti ciascuno (alle 17.30 e 18.30). Tra le tante proposte collaterali meritano di essere citate: la Via dei Presepi, dove si potranno ammirare natività realizzate da artigiani di ogni parte d’Italia con i più diversi materiali (cera, legno, pietra, terracotta, ceramica, argento, sughero); il vicolo innevato il quale consiste in una piccola strada all’interno del Borgo dove sarà sparata neve artificiale e dove ognuno potrà ricoprirsi di soffice schiuma e l’Officina di Babbo Natale dove centinaia di bambini potranno lavorare con diversi materiali (creta, cera, carta, legno), e realizzare addobbi e figure legate al Natale. I bambini potranno incontrare Babbo Natale e consegnare direttamente una letterina con espressi i propri desideri.

Gradara e San Leo sono due posti che meritano di essere visitati, sicuramente. 

La Rocca di Gradara e il suo Borgo Fortificato rappresentano una delle strutture medioevali meglio conservate delle Marche e d’Italia e le due cinte murarie che proteggono la Fortezza, la più esterna delle quali si estende per quasi 800 metri, la rendono anche una delle più imponenti. Il Castello sorge su una collina a 142 metri sul livello del mare e il mastio, il torrione principale, si innalza per 30 metri, dominando l’intera vallata

San Leo, è situata a metri 583 s.m., a 32 km. da Rimini, su un enorme masso roccioso tutt'intorno invalicabile; vi si accede per un'unica strada tagliata nella roccia. Sulla punta più alta dello sperone si eleva l'inespugnabile Forte. Notevole il patrimonio architettonico conservato: la Pieve preromanica, il Duomo romanica lombardo del sec. Xll, il Forte; Il Museo di Arte Sacra recentemente allestito nel Palazzo Mediceo, i ruderi di diversi castelli, il convento francescano di S. Igne, il convento domenicano di Monte di Pietracuta, la chiesa di Montemaggio, con un pregevole soffitto di legno a cassettoni.

Il panorama che si gode da San Leo è uno dei più belli e caratteristici della regione la vista spazia sui monti circostanti e lungo, la vallata del Marecchia, fino al mare.