17 Gennaio 2019

Roma, visitando Castel S.Angelo

di Redazione Cralt Magazine
Nel corso della visita scopriremo  come  la storia di questo monumento coincide sostanzialmente con quella di Roma

Solo l'Anfiteatro Flavio (il Colosseo) rappresenta la cartolina di Roma più di Castel S.Angelo che sicuramente non è solo un monumento pregno di storia ma un vero e prorpio simbolo urbanistico della capitale italiana.

Eretto tra il 123 e il 139 per volontà di Adriano come tomba monumentale per sé e i suoi successori, svetta sulla sponda destra del Tevere al termine dello splendido berniniano Ponte S. Angelo. Il monumento con i suoi tre nuclei testimonia la “continuità architettonica” e la pratica del “riuso”: le vestigia di età imperiale, il castello fortificato, gli appartamenti papali.

Nel corso della visita scopriremo  come  la storia di questo monumento coincide sostanzialmente con quella di Roma ed è impossibile scindere queste due entità così profondamente compenetrate: i mutamenti, i rivolgimenti, le miserie e le glorie dell'antica Urbe sembrano riflettersi puntualmente nella massiccia mole che da quasi duemila anni si specchia nelle pigre acque del Tevere. 

La storia lunghissima e variegata dell'edificio, con le sue mille metamorfosi sembra essersi sedimentata nel complicato intrico di sotterranei, ambienti, logge, scale e cortili che costituiscono l'attuale assetto del Castello.