La Fondazione Campania dei Festival è al lavoro per l'edizione 2021 del Napoli Teatro Festival Italia, diretto da Ruggero Cappuccio, che si svolgerà tra giugno e luglio, e rilancia con una nuova formula il progetto invernale 'Quartieri di Vita'. Si chiude un 2020 difficilissimo per il mondo del teatro così come per tutto lo spettacolo dal vivo.
Qual è il bilancio di questi mesi? ''La scorsa estate per la tredicesima edizione abbiamo realizzato 130 spettacoli, tra Reggia di Capodimonte, Palazzo Reale di Napoli ed altri luoghi della Campania. Con un riscontro meraviglioso e tutti sold out - ricorda Cappuccio al termine di un anno complicato a causa della pandemia ma molto denso di attività - Abbiano poi puntato molto sulla piattaforma, dove è possibile assistere gratuitamente a molti nostri spettacoli, questo grazie al sostegno della Regione Campania. Pochi giorni fa la programmazione annuale si è chiusa con un concerto al Quirinale dedicato al Presidente della Repubblica e le musiche del maestro Roberto De Simone. Non ci siano mai fermati''.
Anche il teatro, la musica, la danza, si stanno trasferendo sul web e in streaming. La forma dal vivo e quella digitale sono destinate a convivere a lungo? Quali sono le potenzialità e i limiti di questa fruizione? ''I nuovi linguaggi - dice Cappuccio - passano per il digitale e credo ci accompagneranno ancora mediamente a lungo. Naturalmente ci auguriamo che presto diventi una scelta e non un rifugio obbligatorio.
E' particolarmente interessante se questo viene vissuto come un linguaggio autonomo, a cui il teatrante deve aderire facendo uno sforzo immaginazione ulteriore, nuovo. Altrimenti c'è il pericolo che il mondo del digitale con la sua potenza linguistica riassorba l'elemento originario del progetto teatrale''.
Anche 'Quartieri di vita' è stato costretto a ripensare il suo format, senza rinunciare alla sua forte valenza sociale.''Quartieri di vita è una sezione che inventai quattro anni fa. Lavoriamo con quartieri in difficoltà di tutta la regione, donne vittime di violenza , detenuti, adolescenti a rischio, con nuove generazioni teatrali. Avevamo 14 progetti già avviati ed abbiamo continuato ad attivarli. Laboratori e seminari finalizzati agli spettacoli si sono regolarmente svolti ed ora diventeranno dei docufilm".
In ogni caso, affermano gli organizzatori, nel 2021 il Napoli teatro festival ''sarà bellissimo". Sostiene Cappuccio: "Sicuramente amplieremo gli spazi esterni. Sono fiducioso che il festival si possa svolgere con gli stessi risultati dello scorso anno, d'altra parte lavoriamo all'aperto con palchi e pedane ben distanziate, il pubblico è correttissimo; Anticipazioni?
Vorremmo presentare qualche mese prima dell'inizio una nuova produzione del grande coreografo greco Dimitris Papaioannou". Napoli Teatro Festival Italia è realizzato con il sostegno della Regione Campania e organizzato dalla Fondazione Campania dei Festival presieduta da Alessandro Barbano.
(Ansa) (Fondazione Campania dei Festival)