15 Settembre 2018

Napoli, Caserta, Pompei

di Redazione Cralt Magazine
"Parto. Non dimenticherò né la via Toledo né tutti gli altri quartieri di Napoli; ai miei occhi è, senza nessun paragone, la città più bella dell'universo". Stendhal, 1817.

Misteriosa e affascinante, intrigante e passionale, caotica e contraddittoria: questa è Napoli, la grande capitale del Mediterraneo. Pur essendo una città moderna è ancora fortemente legata alle tradizioni del passato. La città si propone oggi come un universo tutto da esplorare, con un patrimonio artistico immenso.

Appena fuori Napoli ci sono tre delle più antiche e famose testimonianze dell’antica Roma le imponenti rovine di Pompei ed Ercolano e il minaccioso vulcano Vesuvio che le distrusse entrambe. Duemilacinquecento anni fa, Neapolis ("città nuova") era un fiorente centro commerciale greco.

Oggi, rimane la città leader del sud Italia, e offre una affascinante selezione di musei, chiese e una eclettica architettura. Napoli, la terza città più grande d’Italia, e si posiziona fra le città più densamente popolate d'Europa. Ma Napoli sorprende il viaggiatore attento con la sua impressionante vitalità, il buon gusto nel mangiare e la capacità di crescere con buon umore e semplicità.

Pompei e Ercolano
Travolte da una enorme eruzione del Vesuvio nel 79 dC, Pompei ed Ercolano offrono oggi il migliore sguardo su quella che era la vita nell’antica Roma di 2000 anni fa. I resti di queste due città sono ben conservati e si possono visitare in piena libertà. Dei due siti, Pompei è il più grande, mentre Ercolano è più raccolto e si visita più velocemente. Quando visitate i due siti, ricordatevi che i loro reperti migliori si trovano al Museo Archeologico di Napoli.

Il Vesuvio, che si innalza all'orizzonte, è un vulcano attivo, ma poichè l'ultima eruzione risale al 1944, visitarlo, al momento è considerato sicuro.

La Reggia di Caserta

Nel 1750 Carlo di Borbone (1716-1788) decise di erigere la Reggia quale centro ideale del nuovo regno di Napoli, ormai autonomo e svincolato dall’egida spagnola. La scelta del luogo dove sarebbe sorta la nuova capitale amministrativa del Regno cadde sulla pianura di Terra di Lavoro, nel sito dominato dal cinquecentesco palazzo degli Acquaviva.

Il progetto per l’imponente costruzione, fu affidato all’architetto Luigi Vanvitelli (1700-1773). La costruzione della Reggia ebbe inizio con la posa della prima pietra il 20 gennaio del 1752 e procedette alacremente sino al 1759, anno in cui Carlo di Borbone, morto il Re di Spagna, lasciò il regno di Napoli per raggiungere Madrid.

Dopo la partenza di Carlo i lavori di costruzione del Palazzo nuovo, come veniva denominata all'epoca la Reggia, subirono un notevole rallentamento, cosicchè alla morte di Luigi Vanvitelli, essi erano ancora lungi dall'essere completati. Carlo Vanvitelli, figlio di Luigi e successivamente altri architetti, portarono a compimento nel secolo successivo questa grandiosa residenza reale.

Attività correlate: