Un dipinto dell'artista Tano Festa, datato 1969 e composto da sei riquadri, è intitolato "Per il clima felice degli anni Sessanta". All'interno campeggiano i nomi di sei artisti: Francesco Lo Savio, Piero Manzoni, Franco Angeli, Mario Schifano, Enrico Castellani e quello dello stesso Festa.
Fino al 23 ottobre le sale del Castello Carlo V di Lecce ospiteranno la mostra ‘Mario Schifano e la pop art in Italia’, promossa da Theutra e Oasimed, in collaborazione con Galleria Accademia di Torino, con il patrocinio del Comune di Lecce e il sostegno di Axa Cultura, il progetto espositivo , a cura di Luca Barsi e Lorenzo Madaro.
Dalle esperienze astratte e informali degli anni precedenti, si transita verso ricerche sfaccettate e complesse che riflettono, in contemporanea rispetto alle esperienze americane, sui concetti di riferimento della Pop Art. Naturalmente non si tratta di una rielaborazione passiva del grande movimento americano, che tra l'altro era sbarcato alla Biennale di Venezia nel 1964 provocando un certo scalpore.
Al contrario, i protagonisti di questa rivoluzione artistica, tutta italiana e con tangenze internazionali, riflettono su temi e immaginari legati alla loro cultura visiva di riferimento. Al centro di tutto c'è Roma, città densa di stratificazioni, di prospettive sul presente e il futuro, vero e proprio laboratorio aperto di fermenti
In questa mostra, dunque, una selezione di opere, alcune di grandi dimensioni, realizzate negli anni Sessanta, decennio fondamentale della sua parabola artistica.La mostra proporrà, inoltre, un ricco calendario (in via di definizione) di attività collaterali, tra talk, proiezioni e attività didattiche e divulgative.