13 Marzo 2019

Lucera, una città ricca di storia

di Redazione Cralt Magazine
 Fu insieme a Brindisi uno dei capisaldi della presenza romana in Puglia, città autorizzata a battere moneta 

Il Cralt propone ai propri soci l'opportunità di una giornata dedicata alla scoperta di Lucera, che sorge a 240 metri sul livello del mare, su un’ampia collina che domina il vasto Tavoliere delle Puglie e vanta origini antichissime, tanto che ne parla anche lo storico greco Polibio e dopo di lui Cicerone, Cesare, Livio.

Proprio in epoca romana Lucera ebbe un ruolo storico importantissimo nelle guerre tra Romani e Sanniti. Vedremo l'Anfiteatro Romano , la Fortezza Sveva Angioina,  e visiteremo il Museo Civico di Lucera ospitato dal Settecentesco Palazzo dei Denicastri ; poi visiteremo  la  Basilica Santuario di San Francesco Antonio Fasani, dove sono custodite le spoglie del Santo sotto l'altare centrale. Ed infine, tempo permettendo,  seguirà una piacevole passeggiata nel borgo antico alla scoperta degli angoli più caratteristici della città. 

Un po' di storia
È un importante centro culturale e amministrativo della provincia di Foggia, per la sua posizione strategica nel territorio conserva l'appellativo di chiave di Puglia ed è inserita tra le città europee di eccellenza. Fu insieme a Brindisi uno dei capisaldi della presenza romana in Puglia, città autorizzata a battere moneta e municipio dopo la guerra sociale.
Diverse sono le ipotesi sull'origine del nome Lucera. Le colline su cui poggia la città erano coperte di un bosco, sacro agli dei; nel primitivo linguaggio etrusco “bosco sacro” era detto luk-eri (luk in latino è lucus, eri significa "sacer, sacro"). Dall'etrusco Lukeri si arriva così a Luceria. Tuttavia, non è da escludere che il nome Lucera derivi dal greco leuka eria che significa “lana bianca”, perché anche i poeti latini Orazio e Marziale lodarono Lucera per la rinomata lana delle sue greggi e per i suoi pascoli, così come non si può escludere che Lucera derivi dal praenomen Lucius di Dauno, re eponimo dei Dauni, o più genericamente dalla parola latina lucem (da lux che significa luce), alla quale anche le precedenti ipotesi sono comunque etimologicamente connesse.

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