12 Febbraio 2024

La dogaressa tra storia e mito

di Redazione Cralt Magazine
Venezianità al femminile dal Medioevo al Novecento

Palazzo Vescovile di Portogruaro si prepara ad ospitare una nuova ed importante mostra: La dogaressa tra storia e mito. Venezianità al femminile dal Medioevo al Novecento, aperta al pubblico fino al 19 maggio 2024.

Un percorso espositivo unico e originale che, per la prima, volta richiama l’attenzione e fa luce sulla figura della dogaressa, la consorte del doge veneziano, evidenziandone il ruolo e l’importanza ai tempi della Serenissima e che, oggi, possiamo considerare al pari di una First Lady ante litteram.

Un itinerario articolato in cinque sezioni per ripercorrere l’autorevole, virtuoso e positivo ruolo ricoperto dalle dogaresse nel concorrere, con i loro patrocini, a scoprire, difendere e incrementare le arti e la locale produzione artigianale; si parte da un'introduzione sulla raffinata e ineguagliabile arte profumiera di Venezia, alla figura della dogaressa Giovanna Dandolo, che favorì l'arte del ricamo e del merletto, fino alla sezione incentrata sull'originalissima pratica di incoronazione e sui Miti e revival del mondo dogale, con protagonista l'opera di Francesco Hayez, I due Foscari, in prestito dalla Galleria degli Uffizi. In chiusura il focus su Le dogaresse del XX secolo: donne straordinarie che si distinsero per il patrocinio riservato alle arti, diedero lustro a Venezia e per le quali si avvalse l'appellativo di dogaressa, sebbene la Repubblica fosse già decaduta. Un titolo assegnato a Peggy Guggenheim, e prima di lei alla contessa Anna Morosini - protagonista con il magnifico ritratto di Lino Selvatico, in prestito dal Museo Fortuny di Venezia.

La mostra, coordinata da Chiara Squarcina Dirigente Attività Museali della Fondazione MUVE coadiuvata da Pietroluigi Genovesi, è curata, per MUVE, da Daniele D’Anza e Luigi Zanini e per il Distretto Turistico Venezia Orientale da Pierpaola Mayer responsabile anche della direzione tecnica.

L'esposizione è organizzata e proposta dal Distretto Turistico Venezia Orientale, con Fondazione Musei Civici Venezia – MUVE e il Comune di Portogruaro.