12 Gennaio 2023

L'Oratorio di “S. Francesco dei VANCHETONI”

di Redazione Cralt Magazine
 La sala dell’Oratorio, che ad oggi è il più grande di tutta Firenze, accoglie una serie di affreschi 

Le confraternite a Firenze sono associazioni religiose e culturali che hanno una lunga storia in questa città. Nati in origine come gruppi di laici che si riunivano per pregare insieme e fare opere di carità, le confraternite sono diventate nel tempo anche importanti istituzioni culturali e sociali.

A Firenze le confraternite sono molto diffuse e rappresentano una parte significativa della vita cittadina. Ogni confraternita ha il suo santuario o chiesa, dove si svolgono le funzioni religiose e le attività culturali.

Le confraternite organizzano anche processioni e feste religiose, e spesso hanno un ruolo importante nel sostenere le attività di beneficenza e di assistenza ai più bisognosi. Inoltre, le confraternite a Firenze sono anche luoghi di incontro e di scambio culturale, dove si possono ascoltare conferenze, partecipare a corsi di studio o assistere a spettacoli musicali o teatrali.

In sintesi, le confraternite a Firenze rappresentano una parte importante della vita religiosa e culturale della città, e offrono una ricca varietà di opportunità per chi vuole conoscere meglio la storia e le tradizioni di questa meravigliosa città.

La Confraternita dei Vanchetoni fu fondata alla fine del 1500 dal Beato Ippolito Galantini, un tessitore che si dedicò all’insegnamento della dottrina cristiana. Il fondatore fece costruire l’oratorio su un terreno donato dai francescani di Ognissanti su progetto dell’architetto Matteo Nigetti e grazie al finanziamento della granduchessa Maria Maddalena d’Austria, sposa di Cosimo II dei Medici.

Nel 1620 fu completato con l’elegante vestibolo. La sala dell’Oratorio, che ad oggi è il più grande di tutta Firenze, accoglie una serie di affreschi che costituiscono una delle testimonianze più importanti della pittura fiorentina del 1600, opere di Domenico Pugliani, Cecco Bravo, Baldassarre Franceschini detto il Volterrano e al centro della sala spicca il grande stemma dei Medici dipinto da Pietro Liberi, la sagrestia conserva pregevoli mobili del 1500 e del 1600.

La Confraternita dei Vanchetoni fu una delle nove a non venire soppressa da Pietro Leopoldo Lorena. Ai confratelli che avevano venduto parte del patrimonio artistico (oggi in alcuni musei internazionali) restò l’oratorio, Nel 2008 la Confraternita è stata oggetto di un tentativo di soppressione, che ha visto la chiusura dei locali per più di dieci anni.

Dal 2019 l’Oratorio è stato riaperto, e le sue meraviglie sono tornate ad essere fruibili.

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