La prima domanda che ci si fa, normalmente, quando si approccia ad un luogo è chiedersi il perchè della denominazione di quel posto; normalemente si apre un mondo fatto di storia ma anche di miti e di leggende tipiche della terra italica davvero ricca di tradizioni in questo senso.
Non sfugge a questa tradizione il Salento, regione meravigliosa, che secondo Strabone, deriverebbe il proprio toponio dal nome dei coloni cretesi che lì si stabilirono, chiamati Salenti in quanto originari dalla città di Salenzia.
La penisola salentina, dai greci anticamente chiamata Messapia ("Terra fra due mari"), era appunto abitata dai Messapi. La regione era anche abitata da altre due popolazioni di origine affine, i Calabri e i Salentini. La riforma delle regioni compiuta dall'imperatore Augusto costituì la Regio II Apulia et Calabria.
Tra IX e X secolo il Salento fu spesso assalito dai Saraceni fieramente contrastati dai Bizantini. Nel 1480, sotto gli Aragonesi, Otranto fu invasa dai Turchi. Le successive dominazioni spagnole e borboniche ridussero questa ad una regione anche politicamente periferica. Vi fu, però, una fiorente attività artistica fra XVI e XVIII secolo, che fece di Lecce uno dei centri più cospicui del barocco italico.
Eppure, l'Alto Salento fu anche terra del brigante Ciro Annicchiarico di Grottaglie; dopo l'Unità d'Italiafu costituita la 56ª circoscrizione statale comprendente tutte e tre le attuali province salentine, con Lecce. Con l'avvento del fascismo furono istituite le nuove province.
Una ‘strana peculiarità’ è data dal fatto che in buona parte della regione storica della Grecìa Salentina, nel Salento centrale, si parla un dialetto neo-greco noto come grecanico o griko, che trae probabilmente origine da migrazioni medioevali. Non a caso il parlamento italiano ha riconosciuto la comunità greca del Salento come gruppo etnico distinto e come minoranza linguistica col nome di "Minoranza linguistica grica dell'Etnia Grico-salentina".
Una terra calda ed ospitale, alle antiche civiltà, ai Greci e ai Turchi, aggiungete la bellezza d’incantevoli paesaggi, il fascino della storia e la bellezza di splendide opere d’arte.
Tutto questo, ma non solo questo se si aggiungono tradizioni musicali e gastronomiche e tanto altro, è il Salento, una penisola ancora saldamente legata alle tradizioni, dove l’ospitalità è un sacro dovere tramandato dalle grandi civiltà che hanno popolato questa terra.
Come definirla? Crogiolo di razze, centro del mediterraneo e quindi per molti secoli anche del mondo, terra di cultura, certamente dai forti contrasti e dalle grandi passioni.”
Alcuni luoghi meritano di essere visitati perché non soltanto lasciano affascinato chi ad essi si accosta ma, fanno intendere, all’occhio attento, l’evoluzione avvenuta nel tempo.
La storia del Salento è stata influenzata dai tanti ospiti che sono passati sul suo suolo. Grazie alla sua posizione geografica, tra Ionio e Adriatico il Salento è un luogo da conoscere…