A Napoli, il presepe non è semplicemente una rappresentazione della Natività, ma una vera e propria forma d'arte che racchiude secoli di tradizione, fede e cultura popolare. Tra i vicoli ei quartieri della città, soprattutto a San Gregorio Armeno, questa tradizione prende vita attraverso i presepi della tradizione e dei fondaci, espressioni uniche che uniscono devozione e narrazione sociale.
Una tradizione secolare
L'arte del presepe napoletano risale al Medioevo, ma è nel Settecento che raggiunge il suo apice grazie alla scuola napoletana. In questo periodo, il presepe non si limita a rappresentare la Natività, ma diventa un microcosmo del mondo napoletano: un teatro in miniatura in cui la vita quotidiana e il sacro si mescolano in modo armonioso. Oltre ai personaggi biblici come Maria, Giuseppe ei pastori, troviamo figure tipiche della vita popolare come venditori ambulanti, artigiani, musicisti e persino animali domestici e selvatici.
Ogni figura, modellata a mano con estrema cura, è un'opera d'arte unica, spesso realizzata in terracotta e vestita con tessuti pregiati. La cura nei dettagli non si limita ai personaggi: le ambientazioni, che vanno dalla grotta umile ai paesaggi cittadini, sono ricche di dettagli realistici, come botteghe, fontane, osterie e, naturalmente, i fondaci.
I fondaci: il cuore pulsante del presepe
I fondaci erano antiche abitazioni collettive tipiche dei quartieri popolari di Napoli, dove più famiglie condividevano uno spazio comune. Nel presepe, questi luoghi sono rappresentati con grande realismo, simbolo del legame indissolubile tra sacro e profano. I fondaci raccontano la vita quotidiana del popolo, con scene di lavoro, gioco e convivialità, creando un contrasto suggestivo con la sacralità della Natività.
I presepi ispirati ai fondaci sono un omaggio alla resilienza e alla solidarietà della comunità napoletana. In questi microcosmi, si respira l'essenza di una città viva e pulsante, dove anche la sacralità del presepe diventa un'occasione per raccontare storie di umanità, speranze e lotte quotidiane.
L'arte dei maestri presepiali
Passeggiando per le botteghe di San Gregorio Armeno , si può ammirare l'abilità dei maestri presepiali che, con tecniche tramandate da generazioni, continuano a creare presepi unici. Ogni bottega è un mondo a sé, dove il passato si intreccia con il presente. Alcuni artisti scelgono di mantenere una rigorosa fedeltà alla tradizione, mentre altri arricchiscono le loro creazioni con elementi moderni, introducendo personaggi contemporanei accanto ai pastori.
Il presepe come identità culturale
Il presepe napoletano, con i suoi fondaci e la sua rappresentazione vivida della realtà, non è solo un simbolo religioso, ma un patrimonio culturale che identifica Napoli nel mondo. Ogni Natale, questa tradizione si rinnova, portando con sé il fascino intramontabile di un'arte che racconta, con amore e passione, la storia e l'anima di una città unica. Visitare un presepe napoletano significa immergersi in un racconto che parla di fede, vita e di un popolo che, attraverso l'arte, mantiene vivo il legame con le sue radici.
Per approfondimenti e news su quest'attività clicca qui
Foto di G.C. da Pixabay