17 Agosto 2016

Il Marocco, l'altra sponda del mediterraneo

di Redazione Cralt Magazine
Il Marocco si è affermato come una delle maggiori mete turistiche dell'Africa settentrionale, in particolare per quanto riguarda il turismo organizzato

Il toponimo Marocco deriva dal nome della città di Marrakesh, traslitterazione francofona dell'arabo Marrākeš, derivato a sua volta dal termine tamazight Mur-Akush (ossia Terra di Dio), che nel Medioevo era conosciuta in Europa come "Città di Marocco".

I confini terrestri sono con la sola Algeria a est e sud-est, e con il territorio del Sahara Occidentale a sud (poiché il Marocco rivendica la propria sovranità anche su questo territorio, esso si considera confinante a sud con la Mauritania). Si contano anche alcune exclave spagnole lungo la costa affacciata sul Mediterraneo: le città di Ceuta e Melilla, la penisola di Peñón de Vélez de la Gomera e l'isola di Peñón de Alhucemas; anche le isole Chafarinas, sulla costa del Mediterraneo, 45 km a est di Melilla, appartengono alla Spagna.

Il Marocco è una monarchia costituzionale: l'attuale sovrano è Mohammed VI. Le lingue ufficiali del Paese sono l'arabo e il tamazight (denominata Berbero dai vari colonizzatori provenienti dall'Europa, divenuta ufficiale insieme con l'arabo nella nuova costituzione). La maggior parte dei marocchini professa l'Islam. Oltre ai musulmani in Marocco sono presenti circa 80 000 cattolici, per lo più francesi, e 8.000 ebrei, la comunità ebraica più numerosa del mondo arabo, che prima della fondazione dello Stato di Israele contava più di 300.000 ebrei sefarditi.

Il Marocco si è affermato come una delle maggiori mete turistiche dell'Africa settentrionale, in particolare per quanto riguarda il turismo organizzato. Le mete più visitate sono le cosiddette città imperiali e il deserto del Sahara. Si può trovare: turismo di tipo culturale (civiltà amazigh, fenicia, romana, araba, spagnola e francese); di tipo naturale (dalle vette innevate dell'Atlante al deserto del Sahara) e balneare con le spiagge atlantiche e mediterranee. Il numero di turisti negli ultimi anni si valuta su poco più di 10 milioni (2013), la metà proveniente dall'Europa in testa Francia, Germania e Spagna. La cucina marocchina ha come base, secondo molte leggende, il cibo tipico dei nomadi (pecora, verdure e datteri) con contaminazioni arabe e francesi.

I piatti che ne derivano sono un concentrato di vari sapori che vanno dal dolce al salato. In un piatto unico è possibile trovare carne, frutta e verdura, condita anche con dello zucchero.Tipici piatti sono il tajine, il couscous, la pastilla, il m'shoui, la harira, le polpette e i merguez (salsicce di carne ovina o bovina).

Una delle più importanti manifestazioni dell'architettura marocchina è quella religiosa. La moschea è l'edificio in cui i credenti di fede musulmana si trovano per la preghiera ed è costituita da elementi comuni:
Il sahn, ovvero il cortile con la vasca per le abluzioni
il riwaq, ovvero il portico
La musalla, ovvero la vera e propria sala dedicata alla preghiera
Il mihrab, ovvero la nicchia posta nella parete a indicare la direzione della Mecca (qibla)
Il minbar, ovvero il pulpito, presente nella moschea principale, da dove l'imam pronuncia il sermone
Il minareto ovvero la torre, normalmente in Marocco a base quadrata, utilizzata dal muezzin per chiamare a raccolta i fedeli.

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