19 Dicembre 2020

Il Cralt e le persone: esperienze e vissuti d'inclusione

di Franco Moraldi
A seguito della partecipazione del Cralt all'evento 4W4I ci sono giunte una serie di domande cui volentieri rispondiamo 

Alla fine del webinar che abbiamo tenuto nell'ambito dell'evento 4week4Inclusion  avevamo preso l'impegno con tutte le persone che ci avevano seguito di rispondere per esteso a tutte le domande che ci erano arrivate e a cui non avevamo potuto dare spazio per mere questioni di tempo a nostra disposizione in quell'occasione di cui non potevamo abusare.

Abbiamo, quindi, raggruppato tutte le domande più significative e tutte le risposte ve le proponiamo in questo pezzo.

Perché proprio la spina bifida?
Come si è detto in diretta nel webinar, la scelta di cooperare a questa attività di ricerca e di sostegno al tema delle malattie infantili (che non si esaurisce con il Centro Spina bifida del Meyer ma che riguarda anche il Gaslini di Genova ed il san Filippo Neri di Roma) è nata dall’attività di volontariato che alcuni soci toscani del Cralt già svolgevano per la struttura e dall’incontro con i medici dedicati alla ricerca.

Gli aiuti all’ospedale Meyer in tema di spina bifida ed al villaggio ugandese costituiscono l’unico vostro intervento sul tema delle malattie infantili e delle popolazioni bisognose?

Siamo partiti circa 40 anni fa alla fine degli anni 70 con la compianta presidente Mirella Rosini con un volo speciale in Africa a Musoma, località sul Lago Vittoria, per contribuire ad attrezzare un ospedale pediatrico. Siamo stati protagonisti nei teatri di guerra di fine e inizio secolo: nei Balcani con il progetto di adozione “Tuzla Amica“, con la costruzione di un asilo; nella ex Jugoslavia ed il sostegno all‘AVSI per aiutare gli orfani di guerra; in Palestina a fianco dell‘ ARCI per sostenere i bambini mutilati dagli orrori dei conflitti; in Afghanistan con EMERGENCY sostenendo per 3 anni un reparto di ostetricia e pediatria in favore delle martoriate popolazioni locali. Abbiamo sostenuto i bambini delle zone terremotate del Molise e ad Amatrice. Ci siamo impegnati al sostegno di 2 poli Ospedalieri di Roma, il San Filippo Neri e il Sant’Eugenio, ed il Gaslini di Genova con la fornitura di attrezzature all’avanguardia per la ricerca e le diagnosi.

Una lunga storia durata 43 anni di donne e uomini sempre dalla parte dei più bisognosi ... degli ultimi della terra.

Sono ammirevoli i contributi che avete comunicato, ma i vostri soci godono anche di facilitazioni o scontistiche?

Lo stato di associato Cralt permette di fruire di un amplissimo “pacchetto” di facilitazioni, impossibili da riportare qua nel dettaglio: ricordiamo solo alcuni con condizioni favorevoli su acquisto libri scolastici e universitari, utilizzo trasporti pubblici, spettacoli teatrali, accesso a musei, eventi culturali nazionali e territoriali, cataloghi turistici. Sul sito istituzionale “Cralteventi” puoi vedere l’offerta completa.

Ci saranno nuovi pozzi o comunque altre missioni? Credo che sia stata una iniziativa che in pochi avrebbero fatto quella relativa al villaggio Mulagi in Uganda

Come abbiamo avuto modo di indicare durante l’incontro, ci stiamo impegnando per attrezzare nel villaggio di Mulagi due sale operatorie in grado di prestare un tempestivo soccorso a malati del territorio.

Avete una terapia intensiva?
Allo stato il nostro sforzo è rivolto alla creazione di una struttura di primo soccorso in loco in grado di eseguire interventi operatori  senza la necessità di spostamenti in centri che distano oltre 40 km da Mulagi

Avete fatto più volte cenno alla pandemia: che cosa vi ha fatto cambiare rispetto agli anni passati e come hanno risposto i vostri associati?

La pandemia ha colpito in maniera improvvisa e letale il settore dove noi operiamo: “l’aggregazione e il tempo del non lavoro “. Il tempo di metabolizzare l’accaduto e subito ci siamo rimboccati le maniche con coraggio ed abbiamo approntato una strategia d’attacco. Un sostanzioso sostegno alle famiglie dei nostri soci che da luglio a settembre in circa diecimila persone, hanno trascorso le loro vacanze in sicurezza  al mare e in montagna. Oltre novemila figli dei nostri soci hanno potuto acquistare i testi scolastici con una scontistica superiore al 30 % e tante altre attività sostenute dai nostri Collegi Territoriali. Siamo complessivamente soddisfatti della risposta data ai nostri iscritti.

Sicuramente ricorderemo a lungo questo 2020 visto che ci siamo trovati a dover gestire giorno per giorno (talvolta ora per ora) gli impatti  sulle nostre attività derivanti dalle varie normative governative: abbiamo costituito una “cabina di regia” per  mantenere un contatto costante con i nostri associati e l’insieme dei nostri interlocutori (operatori turistici, linee di trasporto, accompagnatori) al fine di mettere ordine in un evento così epocale e mondiale che solo qualche settimana prima avevamo visto solo al cinema. Ci fa piacere sottolineare, come soprariportato, che al momento della prima ripresa degli eventi, 10.000 persone hanno partecipato ad attività improntate al severissimo rispetto delle nuove norme di sicurezza. Abbiamo altresì reso possibili ulteriori acquisti a condizioni di favore per strumenti necessari alla gestione di questa “nuova” vita on line, come personal computer e tablet.

Ci saranno altre vacanze così? (per i ragazzi disabili)

Il nostro impegno che, come ricordato, è attivo da 5 anni ed ha interessato circa 100 ragazzi e famiglie, è destinato a proseguire nel tempo.

Continuate a seguirci sui siti di Cralteventi e Cralt magazine e cercheremo di rendere ancora più visibili tutte le nostre attività.

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