08 Febbraio 2019

Il Castello di Roncade

di Redazione Cralt Magazine
Il Castello di Roncade è l'unica villa veneta esistente cinta da mura medievali
Il Castello di Roncade ha oltre mille anni di storia: donato nel '900 ai Conti Collalto e poi distrutto da Cangrande della Scala, fu ricostruito nel XVI secolo da Girolamo Giustinian, membro di una nobile e illustre famiglia veneziana che vi abitò fino alla fine del 1800. Il Castello di Roncade è l'unica villa veneta esistente cinta da mura medievali con torri e torrioni, che abbracciano i giardini storici, dove sorgono 30 statue, le barchesse, un’antica cappella privata e la Villa Giustinian, con i suoi saloni eleganti e gli arredi settecenteschi. Il paesaggio che circonda il Castello è dominato dai vigneti, dove oggi si produce il vino della cantina di Roncade.

La storia del Castello
I terreni su cui oggi insiste il palazzo erano sin dal Quattrocento dei Badoer, proprietari anche di cinque mulini nella vicina Musestre. Il 1º giugno 1495 Girolamo Badoer fece testamento, lasciando l'intero patrimonio alla figlia Agnesina. Quest'ultima avea sposato in prime nozze Benedetto Badoer e poi, rimasta vedova, Girolamo Giustinian, al quale diede sette figli.
Dopo aver eseguito quanto previsto dal testamento del padre (tra cui la costruzione di una casa canonica per il parroco di Roncade) e aver predisposto per i figli, Agnesina e il marito intrapresero la costruzione di una casa di villeggiatura che risulta già avviata in una "condizione" del 1514. Nel 1522 i lavori dovevano essere già a buon punto dato che il complesso poteva già ospitare Leonardo Giustinian, Ottaviano Bon e Agostino Foscari; nel 1529, invece, vi soggiornarono Giovanni Corner e il cardinale Francesco Pisani.
Due anni dopo la morte del marito, avvenuta nel 1532, Agnesina stilò un nuovo testamento nel quale dichiarò di possedere a Roncade una villa con corte, alloggi, orti e giardini. Nel 1536 l'edificio è per la prima volta raffigurato in una mappa: presenta un aspetto molto simile a quello attuale, già circondata da una cinta di mura merlate con possenti torri agli angoli.
Nel 1881, alla morte di Sebastiano Giustinian, la villa passò alla sorella Maria; spirata anche l'ultima proprietaria, nel 1915 venne acquistata dai Ciani Bassetti cui appartiene tuttora.
Durante la seconda guerra mondiale il complesso fu occupato da un comando tedesco e subì alcuni bombardamenti aerei che danneggiarono particolarmente i torrioni e il muro di cinta verso il brolo. Al termine del conflitto fu prontamente restaurato dai proprietari.