08 Aprile 2016

Il castello di Gropparello

di Redazione Cralt Magazine
Nel bosco del Castello è stato creato il Parco delle Fiabe, il primo parco emotivo d’Italia, dove è possibile vivere una magica esperienza fuori dal tempo

Non c'entrano nè R.R.TolkienH.C.Andersen, ma al castello di Gropparello si finisce in un medio evo come quello immaginato da Jacques Le Goff, popolato di figure mitiche e calati in un'atmosfera che è un po' role play e un  po' fantasy puro.

Le origini del Castello, posto su un picco di straordinaria bellezza, risalgono al secolo VIII. Dapprima proprietà ecclesiastica, passa in possesso, lungo i secoli, di diverse famiglie.Il nome del luogo Gropparello ha la propria derivazione dal termine celtico Grop” che indica un ostacolo naturale, di tipo roccioso: il castello, infatti, sorge in cima ad uno sperone roccioso, su uno strapiombo che domina il torrente Vezzeno, formando un orrido di circa 85 metri di altezza, rendendo il castello, nel passato noto come rocca di Cagnano, praticamente inespugnabile nei secoli.

A pianta irregolare per l’asperità del terreno, il Castello rappresenta un esempio dell’arte della fortificazione medievale. Nel bosco del Castello è stato creato il Parco delle Fiabe, il primo parco emotivo d’Italia, dove è possibile vivere una magica esperienza fuori dal tempo, immersi in uno scenario naturale di rocce millenarie e alberi secolari. Ma chi viveva nel bosco? Vivevano le Fate, i Folletti, gli Elfi, i Druidi ... e poi c’era l’Uomo Albero e forse l’Uomo Animale.

Non mancavano di certo di passare di lì Streghe e Maghi, nella perenne ricerca di erbe per le loro pozioni. Accompagnati da una guida lungo il percorso, i visitatori verranno coinvolti da personaggi dell’immaginario fiabesco, le cui radici affondano in realtà remote che si perdono nella notte dei tempi. I bambini, vestiti da cavalieri e accompagnati dal Cavaliere Bianco, rivivranno anche una fantastica ed entusiasmante avventura combattendo contro orchi e streghe. 

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