Alla scoperta dello storico casino della villa che Giuseppe Valadier, incaricato da Giovanni Torlonia nel 1797, rese più fastoso e elegante dotandolo di porticati, di grandi terrazze e di una mirabile decorazione interna.
Splendida la sala da ballo che divenne il nucleo centrale del palazzo, illuminata da un'unica grande finestra semicircolare la cui luce si rifletteva sulle altre pareti della sala rivestite di specchi per moltiplicare artificialmente le fonti di luce e per dare l'illusione di uno spazio più ampio. Il salone era decorato con eleganti paramenti di stucco, con dipinti di Domenico Del Frate e con dieci bassorilievi in gesso di di Canova, parte dei quali poi spostati nella stanza a “bercerau”.
Dopo la morte di Giovanni, suo figlio Alessandro grazie all’opera di valenti artisti rese il palazzetto ancora più maestoso e imponente dotandolo di una maestosa facciata su via Nomentana con pronao e loggia monumentale e arricchendo di stucchi e pitture il piano terra e il piano nobile che svolsero funzioni di alta rappresentanza.
Il Casino fu poi affittato da Mussolini che ne fece la sua residenza: al piano nobile potremo vedere la sua stanza da letto e la stanza dove leggeva i quotidiani dell’epoca.