17 Marzo 2022

I sotterranei di San Nicola in Carcere

di Redazione Cralt Magazine
I fianchi della chiesa sono come un libro aperto sul passare del tempo, con i colonnati incastonati nei muri

L'immensità del patrimonio storico culturale della capitale è fuori di ogni dubbio. Dovunque ci si rigiri ritorviamo un luogo che vale la pena di scoprire, se non lo si conosce, o di approfondire se è a noi già noto ma magari non abbiamo avuto modo di soffermarci più di tanto.

State sicuri che il vostro tempo non sarà mai perso, anzi sarà il più bell'investimento in termini temporali che abbiate mai pensato di fare e l'arricchimento che vi porterà non sarà mai comparabile con il tempo che avrete dedicato a questa nuova opera di conoscenza. 

Questo e molto di più è la Basilica di San Nicola in Carcere ed i sotterranei che scorrono al di sotto di essa sono un caveau pieno zeppo di storia e di civiltà.

Ben tre sono i templi che la chiesa ingloba, tutti di età repubblicana, mentre un quarto è stati scavato nelle immediate adiacenze. I templi si trovavano nell'area del Foro Olitorio, il mercato delle erbe presso il Porto Tiberino.

I fianchi della chiesa sono come un libro aperto sul passare del tempo, con i colonnati incastonati nei muri.

Nei sotterranei sono visibili i resti del Tempio più grande, probabilmente dedicato a Giunone protettrice delle nascite. L'area è davvero ricca di testimonianze archeologiche, che aiutano a far luce sull'assetto di Roma antica in un punto nevralgico di mercati e scambi.

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