29 Maggio 2018

‘Dreamers’ la mostra fotografica sui grandi cambiamenti del ’68

di Redazione Cralt Magazine
Un viaggio in 178 immagini, con molti inediti, reso possibile dalla collaborazione, tra gli altri, anche dell’ANSA, Rai Teche, AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, AP Associated Press

Dreamers. 1968: come eravamo, come saremo’ è la mostra a cura di AGI Agenzia Italia, nata da un’idea di Riccardo Luna, con il Patrocinio del Miur, che da sabato 5 maggio al 2 settembre è ospitata al Museo di Roma in Trastevere.

Un viaggio in 178 immagini, con molti inediti, reso possibile dalla collaborazione, tra gli altri, anche dell’ANSA, Rai Teche, AAMOD Archivio Audiovisivo del Movimento Operaio e Democratico, AP Associated Press, con 19 archivi setacciati, filmati originali, prime pagine dei giornali e memorabilia.

Non una mostra sul passato, ma sul futuro – spiega Luna – Sul futuro che sognava l’ultima generazione che non ha avuto paura di cambiare tutto per rendere il mondo migliore”.

Cercheremo di portare il numero maggiore di scuole a questa mostra, che arriva anche a 40 anni dal caso Moro – ha detto la ministra Fedeli – L’intenzione è far conoscere una storia che troppo spesso è interpretata con gli occhi dell’oggi”, ma “mi auguro sia spunto anche per affrontare il tema della violenza e come sia possibile costruire una società migliore senza farne uso”.

In mostra anche l’esperienza immersiva di un’aula universitaria occupata dove visionare cinegiornali e documenti d’epoca.

"E' una mostra molto giornalistica, non poteva essere altrimenti, fatta con tante altre agenzie di tutto il mondo, nello spirito del 1968 di fare le cose tutti assieme", ha spiegato il direttore dell'AGI, Riccardo Luna

Marco Pratellesi, condirettore dell'AGI, ha sottolineato quanto sia stata importante la comunicazione nel 1968, "perché, oggettivamente, i giornali davano molto spazio alle manifestazioni, agli scontri, alle occupazioni, ma pochissimo alle ragioni degli studenti che protestavano. Da lì nacque l'esigenza degli studenti di diffondere i propri ideali con gli strumenti che avevano".