11 Marzo 2022

Dal Mediterraneo con uno sguardo verso il mondo dell’arte internazionale: la Fondazione Rocco Guglielmo

di Redazione Cralt Magazine
In Calabria una tra le più importanti istituzioni culturali del Sud Italia, da 12 anni un laboratorio d’idee che accoglie un ricco catalogo di opere del contemporaneo

La Fondazione Rocco Guglielmo è considerata oggi nel panorama dell’arte contemporanea una tra le più importanti istituzioni culturali del Sud Italia. Costituita nel 2010 a Catanzaro dal Notaio Rocco Guglielmo, la Fondazione è un'istituzione culturale aperta, un laboratorio d'idee che dal centro del Mediterraneo muove il suo sguardo verso il panorama artistico internazionale.

Con un articolato programma di attività nel settore delle arti visive la Fondazione Rocco Guglielmo incoraggia la conoscenza dei linguaggi contemporanei attraverso mostre, workshop, seminari, reading, appuntamenti tematici e giornate di studio, organizzate nei diversi luoghi di cui nel corso degli anni l’ente si è fatto curatore.

Tutte le iniziative proposte sono concepite secondo una logica di programmazione "glocal", capace cioè di trattare i contenuti culturali da una prospettiva globale – incline alla contaminazione internazionale – e ad agire, per la loro valorizzazione, in maniera locale, facendo leva sulle risorse del territorio, le professionalità in esso presenti e le sue eccellenze.

Dal 2015, grazie al protocollo d’intesa con l’Amministrazione Provinciale di Catanzaro, l’hub centrale in cui si dipanano le attività della Fondazione è il Museo MARCA, che attualmente – e sino al prossimo 31 marzo – ospita la personale di Aron Demetz, “Autarkeia II – Il richiamo della materia”, un progetto site-specific in cui Demetz, artista nel vortice di una serie di esposizioni in molti musei internazionali e in altrettante prestigiose sedi italiane, propone una serie di opere che sono testimoni della sua ricerca espressiva: opere figurali in legno, bronzo, in gesso e vetro, a conferma di come in Demetz la scultura sia pensiero tradotto in forma, elaborazione filosofica tradotta in prassi plastica.

Coniugando rigore scientifico e interesse per la ricerca, in questi anni sono state altresì realizzate importanti mostre monografiche a carattere storico. Tra esse ricordiamo "Corpo Elettronico" (la prima mostra interamente dedicata alla videoarte italiana); "Lo Sguardo Espanso" (retrospettiva dedicata alla storia del cinema italiano d'artista); "Artisti nello Spazio" (collettiva dedicata alla storia dell'arte ambientale italiana).

Numerose sono, poi, le mostre personali dedicate ad artisti di grande rilievo come Aurelio Amendola, Alberto Biasi, Cesare Berlingeri, Chiara Dynys, Giosetta Fioroni, Pino Pinelli, Turi Simeti, Emilio Scanavino, Bertozzi & Casoni, Massimiliano Pelletti e molti altri.

Dal 2018 ha preso avvio “GLOCAL”, progetto culturale articolato, organizzato dalla Fondazione, che con le sue numerose attività vuole partire dal basso per riformare i luoghi della cultura, per permettere a varie fasce di utenti di riconoscersi in essi: luoghi identitari, relazionali, storici, che possano “trattenere” ed integrare, fuggendo da consumazioni di superficie e da circolazioni accelerate. Progetti rivolti ad artisti e creativi italiani e stranieri, il cui obiettivo è quello di sostenere e promuovere la sperimentazione e la ricerca artistica, in sinergia con altri partner, dall'Amministrazione Provinciale di Catanzaro a SetUp Contemporary Art Fair di Bologna a Whitout Frontiers – Lunetta a Colori di Mantova e altri.

Anche la scelta delle sedi espositive ha assunto - e assume - una valenza simbolica per il territorio, il recupero della sua memoria e la valorizzazione della sua storia. Oltre alla sede del MARCA e del Complesso Monumentale del San Giovanni, nel tempo la Fondazione ha utilizzato per le sue attività gli iconici spazi della Casa della Memoria - già casa natale di Mimmo Rotella - e invitato artisti come Alex Pinna, Cesare Berlingeri, Gianfranco Meggiato e gli artisti della Cracking Art a realizzare interventi temporanei d'arte pubblica in città, e non solo interessando anche altri borghi della Calabria come Tropea.

La Fondazione Rocco Guglielmo persegue la sua mission senza fine di lucro, con l’obiettivo che, nel lungo periodo, i progetti proposti possano portare allo sviluppo di un fermento culturale ampio e diffuso, capace di favorire la crescita sul territorio di una vera e propria filiera creativa a rilascio prolungato.