04 Marzo 2023

Conosciamo insieme la FITEL

di Gianni Tortoriello
Oggi vi proponiamo la nostra intervista a Giuseppe Spadaro, Presidente Fitel Nazionale

Oggi vi vogliamo presentare, cari lettori di Cralt Magazine, un' ente la cui sigla avrete sicuramente sentito o letto almeno una volta nella vita, ma siamo sicuri anche molto di più: la Fitel Federazione Italiana Tempo Libero attraverso la bellissima chiacchierata che ci siamo fatti con il suo presidente nazionale Giuseppe Spadaro con il quale abbiamo toccato tanti punti importanti. 

Mettetevi comodi ed iniziamo.

Presiendente, ripercorriamo brevemente tutta la storia della Fitel nei suoi punti essenziali?

Voglio ringraziare la Presidenza del Cralt per questa opportunità, abbiamo l’esigenza di approfondire la nostra più che decennale collaborazione dopo un periodo molto complicato che ha influenzato non poco i settori che rappresentiamo. 

La Fitel – Federazione Italiana Tempo Libero con una intuizione straordinaria è stata fondata 30 anni fa da Cgil Cisl e Uil, il Sindacato Confederale Italiano, per dare alle lavoratrici e ai lavoratori dentro la comunità aziendale, nel tempo liberato dal lavoro, l’opportunità di fruire della cultura, dello sport, del turismo sociale, di esprimere solidarietà e partecipare alla formazione permanente, inserendo questi argomenti nei contratti collettivi nazionali.

Era una idea particolare ma sicuramente rivoluzionaria, frutto di una stagione di lotte che ormai più di 50 anni fa portarono allo Statuto dei lavoratori. Scusatemi per la semplificazione… ma proprio dallo Statuto dei lavoratori (legge 300/70, art. 11) è nata Fitel.

Quindi alla Federazione è stata affidata la riorganizzazione e il coordinamento delle attività dei circoli aziendali per rendere omogenei e fruibili anche ai ceti meno abbienti l’accesso ai servizi del tempo libero.

Ovviamente nel corso degli anni anche Fitel, come il mondo del lavoro e le sue rappresentanze, ha subito cambiamenti epocali, ma rimane comunque, ad oggi, l’unica organizzazione a rappresentanza confederale unitaria.

In questi anni anche il mondo dell’associazionismo è radicalmente cambiato, Fitel è Rete Associativa Nazionale e Rete Aps Nazionale e risponde ai requisiti richiesti dalla legge 117/17 per l’iscrizione al Runts (Registro Unico Nazionale del Terzo Settore). Aderiscono a Fitel più di 500 associazioni che in gran parte operano nel mondo del lavoro; i Cral e i circoli aziendali sono 237, le Aps 267, i soci diretti annui sono 99mila che con i soci aggregati dei grandi Cral come il Cralt arrivano a 400/500mila.

Tante volte nell’ambito delle varie proposte che il Cralt fa ai propri soci chiunque abbia voluto prendere parte a un’attività si è imbattuto almeno una volta nella sigla Fitel, vogliamo spiegare bene ai nostri lettori di cosa si occupa la Fitel?

Visto la collaborazione ultra decennale per i soci del Cralt “incontrare” la Fitel è quasi naturale! Attualmente circa 17 mila soci Cralt sono anche soci aggregati Fitel che utilizzano i servizi convenzionati.

La Federazione Italiana del Tempo Libero attraverso il proprio Portale e con manifestazioni dedicate, valorizza le esperienze associative dei Circoli Ricreativi Aziendali e di altre Associazioni ed Enti, promuove e sostiene lo sviluppo delle attività artistiche, culturali, sportive, del turismo sociale e della promozione sociale.

Fitel è riconosciuta Ente Nazionale Assistenziale dal Ministero dell’Interno ed è abilitata a rilasciare le autorizzazioni alla somministrazione di alimenti e bevande, è titolare di un accordo quadro con la Siae per musica, intrattenimento e manifestazioni; è riconosciuta dall’Agenzia delle Entrate come Ente destinatario dall’imposta sui redditi del 5 per mille e del 2 per mille Cultura; è componente del Forum del Terzo Settore e dell’Oits (Organizzazione internazionale turismo sociale). La Fitel offre le migliori opportunità per soddisfare le molteplici esigenze dei propri soci. Riserva ai propri affiliati servizi di consulenze gratuite con professionisti esperti nelle varie materie utili al buon funzionamento delle strutture associative. Mette a disposizione dei Cral e delle Associazioni affiliate: assistenza fiscale, assistenza amministrativa, assistenza contabile, assistenza informatica, diverse coperture assicurative, sia per le associazioni che per i soci compresi nella tessera.

Perché è importante proprio oggi, in un momento economico particolare e con una crisi occupazionale abbastanza grave, occuparsi di tempo libero?

I dati dell’ultimo rapporto sulla sussidiarietà 2021/22, elaborati dalla “Fondazione Sussidiarietà”, testimoniano quanto le forme associative che esaltano l’impegno sociale, culturale e ricreativo, influenzino la qualità e lo sviluppo del lavoro sul territorio, in una sorta di dipendenza reciproca: dove più alta è la sussidiarietà più aumenta anche il tasso di occupazione e viceversa.

Altri dati ci confermano che la buona gestione del tempo libero arricchito di cultura e impegno sociale aumenta la qualità e la produttività in modo consapevole: si lavora meglio e di più!

Infine l’associazionismo e le attività del tempo libero producono in modo diretto o collegato circa 30 miliardi del Pil e milioni di posti di lavoro.

Portate avanti, come Fitel, tante attività in tantissimi campi vuole soffermarsi su quelle che lei ritiene essere le più caratterizzanti per voi?
Tra le tantissime iniziative organizzate nei diversi campi di interesse, la maggioranza delle quali si svolge a livello locale o aziendale, a livello nazionale cito per brevità solo tre attività: il premio di narrativaStorie Inaspettate che coinvolge ogni anno mediamente 600 racconti, concepito per dare sostegno e visibilità a chi nutre la passione per la scrittura; la Maratona del Primo Maggio, in collaborazione con la Fitel Lazio, che si svolge a Roma in occasione della festa e in collegamento con “Il Concerto del Primo Maggio”, alla quale partecipano circa 2mila atleti tra competitivi e amatori; La Pellicola d’Oro” in collaborazione con l’associazione Sas Cinema, che è l’unico premio a livello europeo che viene assegnato alle maestranze del cineaudiovisivo.

Perché è importante la collaborazione fra due enti come Cralt e Fitel e perché questa collaborazione è qualcosa di molto positivo per i soci e cosa ci riserva in futuro questa collaborazione?

Ribadisco il legame antico che c’è tra Cralt e Fitel rafforzato in modo importante dai diversi contatti tra le Presidenze negli ultimi tempi, incontri che hanno lo scopo di dare ai soci diretti o aggregati il massimo che la nostra collaborazione può garantire.

Abbiamo individuato le seguenti priorità di tipo organizzativo: ottimizzare l’utilizzo dei rispettivi Portali on-line dove tra l’altro ci sono più di mille convenzioni utilizzabili dai soci; creare un canale di collegamento costante tra i rispettivi centri di comunicazione per migliorare considerevolmente la fruibilità delle proposte e dei rispettivi servizi.

La Fitel ha tra i suoi scopi principali e fondativi la valorizzazione, la promozione e la tutela dei diritti dei Cral e insieme al Cralt ha avviato una campagna di sensibilizzazione: CRAL - RUNTS: UNA INGIUSTIZIA DA SANARE, coinvolgendo tanti altri Cral, le rappresentanze del Terzo Settore e le Istituzioni, perché alla luce di quanto si sta delineando per l’iscrizione delle associazioni al Runts, tutto il mondo associativo dei Cral sarà particolarmente mortificato in quanto secondo le normative vigenti i requisiti per poter entrare nel Runts da parte dei Cral Aziendali sono insufficienti. Significa che tutta la normativa fiscale, tributaria e burocratica che agevola le associazioni senza scopo di lucro, non può essere applicate ai Cral, normativa peraltro ancora al vaglio delle Istituzioni Europee.

Come Fitel riteniamo che questa sia una interpretazione da correggere per due motivi: perché ribadiamo con forza che la legge 300 che istituisce i Cral ha la stessa valenza delle altre leggi e non può essere ignorata; e perché l’associazionismo delle centinaia di migliaia di lavoratori e lavoratrici, che è sempre senza fini di lucro, assicura solidarietà e partecipazione, portando anche benefici tanto alle famiglie quanto ovviamente ai territori e alle comunità; considerazioni queste che accomunano evidentemente tutte le attività del Terzo Settore.