Il CRALT Sardegna ha effettuato, nell'ambito delle proprie attività, una visita nel paese di Burcei (Ca) che con i suoi 3.000 abitanti è la comunità del Sud Sardegna che più rappresenta il carattere e le tradizioni agro pastorali tipiche della Barbagia del centro Sardegna.
Nel “Giorno del giudizio” (di Salvatore Satta), questa bella osservazione: «Il pastore non ha nulla a che fare con il contadino, Il pastore appartiene alla dinamica della vita, il contadino alla statica.
La differenza fra il pastore e il contadino è che il primo conduce una casa che cammina, il secondo una casa che sta ferma. Se per l'uno la terra sulla quale vendemmia ed ara è il fine, per l'altro è solo uno strumento».
Il 24 maggio 1692 l’allora procuratore del duca di Gandìa, conte di Oliva e marchese di Quirra, prende possesso del villaggio, distrutto e spopolato, di Burcei.
E anche se, come dice Gian Giacomo Ortu scrittore e Professore ordinario di Storia moderna e di Analitica storica presso la Facoltà di Architettura dell'università di Cagliari, nella Sardegna feudale nessun villaggio scompare mai del tutto, è una vita nuova che si va rapidamente condensando nel sito che era stato già occupato una cinquantina di anni prima. «Anche sotto questo profilo aggiunge, Burcei sta sul "crinale" della separazione relativa di due mondi e di due stili di vita».
Un'attività semplice ma davvero istruttiva e rilassante che è consistita in una visita del paese e dei suoi monumenti principali per poi percorrere la vallata delle ciliegie e gli orti fino all’ azienda agrituristica “Sa Domu e Malloru” per la visita della tenuta; quindi il pranzo tipico burcerese a base di prodotti del territorio.