09 Aprile 2020

Alla scoperta del Museo Nazionale d’Abruzzo

di Redazione Cralt Magazine
Con la riapertura del complesso dell'ex mattatoio comunale dell'Aquila, situato vicino alla celebre Fontana delle Novantanove Cannelle, le opere d'arte ospitate un tempo presso la Fortezza Spagnola dell'Aquila, hanno trovato, dopo il sisma del 2009, una giusta collocazione

Il Museo Nazionale d'Abruzzo con il video 'Pop Your Munda' si presenta al pubblico aderendo alla campagna La cultura non si ferma, promossa dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, con lo scopo di aggregare e far crescere l'offerta del patrimonio culturale fruibile da casa. Con l'hashtag #iorestoacasa, sul canale Youtube del Ministero, all'indirizzo https://youtu.be/UUJMoOF0H70, è pubblicato un filmato che ripercorre, attraverso una veloce carrellata d'immagini, la nuova vita del museo aquilano.

Con la riapertura del complesso dell'ex mattatoio comunale dell'Aquila, situato vicino alla celebre Fontana delle Novantanove Cannelle, le opere d'arte ospitate un tempo presso la Fortezza Spagnola dell'Aquila, hanno trovato, dopo il sisma del 2009, una giusta collocazione. Ecco, infatti, apparire nel filmato la bellissima collezione delle madonne del medioevo, le pregiate icone del Duecento, le maestose sculture in legno del XII secolo, quelle romaniche bizantine e quelle di periodo successivo, che rivelano i segni dell'arte gotica, con linee flessuose e slanciate.

Il Museo Nazionale espone importanti testimonianze dell'arte abruzzese del Rinascimento - come i dipinti di Andrea Delitio e le sculture lignee di Giovanni di Biasuccio e Silvestro dell'Aquila - insieme alla pittura del Seicento di Mattia Preti, Bernando Cavallino, Massimo Stanzione e Andrea Vaccaro. Il video consente una visita virtuale delle sale espositive, in attesa che l'Istituto apra nuovamente ai visitatori.

In questo periodo in cui musei, parchi archeologici, biblioteche, archivi, teatri, cinema sono chiusi a casa dell'emergenza coronavirus, il Mibact, attraverso un impegno corale di tutti i propri istituti, mostra così non solo ciò che è abitualmente accessibile al pubblico, ma anche il dietro le quinte dei beni culturali con le numerose professionalità che si occupano di didattica, conservazione, tutela, valorizzazione. Attraverso il sito e i propri profili social facebook, instagram e twitter il Ministero rilancia le numerose iniziative delle istituzioni pubbliche e private.

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