'A tutta birra'

La tradizione birraia in Trentino è intrisa di storia, cultura e passione per la produzione di birra di alta qualità. Questa regione montuosa nel nord Italia, con i suoi paesaggi mozzafiato e la ricca eredità gastronomica, ha sviluppato nel corso degli anni una scena birraia diversificata e apprezzata.

Le radici della produzione di birra in Trentino affondano nei secoli, ma è nell'ultimo decennio che si è assistito a una rinascita della birra artigianale, con birrifici che emergono con profili unici e varietà che riflettono la ricchezza del territorio. Uno degli elementi distintivi della birra trentina è l'uso di ingredienti locali e la fusione di tradizioni artigianali con un tocco di innovazione.

La regione, nota per la sua produzione vinicola di qualità, ha ampliato il proprio repertorio con una varietà di birre che spaziano dai biondi leggeri agli amari IPA, dalle birre scure e corpose alle più fresche e agrumate. I birrifici trentini spesso si ispirano alla flora locale, utilizzando erbe di montagna, miele di alpeggio e frutti di bosco per creare birre uniche nel loro genere.

Oltre alla produzione, la cultura della birra in Trentino è celebrata in eventi come festival birrari locali, dove appassionati e produttori si riuniscono per condividere la loro passione. Questi eventi offrono un'opportunità unica per assaporare le birre locali, incontrare i birrai e comprendere il processo di produzione dietro ogni bicchiere.

La birra trentina è molto più di una bevanda; è un'espressione della ricchezza culturale e della creatività della regione. Con un'ampia varietà di birrifici che abbracciano tradizione e innovazione, la scena birraia trentina continua a crescere, conquistando gli appassionati di birra e contribuendo al patrimonio gastronomico eclettico dell'Italia settentrionale.

Quest'anno per questa nostra classica attività saremo al BIRRIFICIO KM8.

Birrificio nato nel 2016, prende il nome dal vicino chilometro 8 della strada provinciale N73 della Val di Non. La produzione è composta da sole alte fermentazioni prediligendo materie prime locali quando vi è la possibilità. Al timone di questo piccolo birrificio c’è Michele Martini, aiutato dal padre e da alcuni amici. L’impianto da 150 litri rende la produzione molto limitata attualmente ma la voglia di sperimentare ha portato alla creazione di 13 birre di cui 5 stagionali, oltre ad una linea di IGA che valorizza vitigni del territorio. Vengono spesso impiegato ingredienti locali, tra cui i luppoli di Fai della Paganella o ancora mele dalla Val di Non.

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Foto di AIAC Interactive Agency da Pixabay