01 Agosto 2017

Viaggiare? Ecco come si cambia

di Redazione Cralt Magazine
Gli sviluppi tecnologici e i prezzi concorrenziali  hanno modificato drasticamente il modo di viaggiare delle persone

Passano gli anni, si ammodernano le tecniche di trasporto e si allarga il raggio di azione degli spostamenti per vedere il mondo. Le giovani generazioni hanno indubbiamente la passione di viaggiare che cresce in maniera direttamente proporzionale con la disponibilità di mezzi economici e non solo.

La crescente libertà di spostamento, gli sviluppi tecnologici e i prezzi concorrenziali delle compagnie  hanno modificato drasticamente il modo di viaggiare delle persone: oggi si viaggia con una frequenza di gran lunga maggiore rispetto ai nostri genitori e nonni, e si prenota un volo intercontinentale con pochi click e poi dal proprio smartphone.

EDreams ha condotto una ricerca coinvolgendo 13 mila persone di 8 diverse nazioni (USA, Gran Bretagna, Francia, Germania, Spagna, Italia, Portogallo e Svezia) da cui emerge come sono cambiate le abitudini dei viaggiatori delle diverse generazioni, dall’età del primo viaggio internazionale al modo di prenotare le proprie vacanze

Per i meno giovani i viaggi oltreoceano sono diventati realtà solo dopo la maggiore età, mentre per il 66% dei figli degli intervistati il primo viaggio internazionale è stato fatto alla tenera età di 5 anni. I nati negli anni ’60, invece, che hanno avuto la fortuna di viaggiare oltre oceano fin da piccoli, sono solo il 29%. Allo stesso tempo, i Millenials hanno viaggiato fin da piccoli 3 volte di più rispetto ai propri genitori.

In media, sono gli Europei i viaggiatori internazionali più precoci. Se l’età media globale del primo viaggio a lungo raggio è di 13 anni, i tedeschi lo fanno ancora prima, a 9 anni, seguiti da Francesi e Svedesi che si imbarcano rispettivamente a 11 e 12 anni.

Al primo posto della classifica ci sono però i portoghesi, che sono più propensi a far viaggiare i propri figli oltre oceano già all’età di 5 anni. Restano più indietro i cittadini americani, la cui età media del primo viaggio fuori dalla proprio continente sale a 17 anni. Di tutti gli adulti americani intervistati, c’è ancora un 31% che non è mai uscito fuori dagli States. Anche il numero delle vacanze cresce in diminuzione dell’età: per i figli degli anni ’90 la media delle vacanze trascorse all’estero a soli 5 anni è 6, mentre peri Baby Boomers è esattamente la metà.

Millenials e adulti over 50 sono però d’accordo su una cosa: rispetto a 10 anni fa si viaggia con molta più frequenza. L’Italia, insieme a Spagna e Portogallo, è la nazione dove il doppio dei viaggiatori è più probabile che prenoti le vacanze online. Gli italiani si attestano anche al primo posto della classifica delle nazionalità che investe più soldi nei viaggi, circa il 20% dei propri guadagni annuali, contro la media europea del 16%.