14 Giugno 2019

Umbria: trekking al Monte Alago

di Redazione Cralt Magazine
Quattro passi tra storia e natura viviìendo il cuore della verde Umbria. Il Monte Alago è un percorso nella vegetazione mediterranea

                                                                                                                                                    foto di Ilaria Mancinelli
Il Monte Alago è un altopiano distante 4 km. da Nocera Umbra e posto a m. 946 s.l.m.. Il suo nome deriva dal fatto che, anticamente, vi era un lago che, nel corso dei secoli, è andato prosciugandosi lasciando spazio all’attuale prato. E’ interessante l’ambiente naturale circostante, ricco di vegetazione mediterranea.

Si raggiunge il Monte Alago attraverso diverse vie. La più nota è la Strada Rossa, già conosciuta con questo nome nelle carte medioevali. La strada parte da Nocera e, lungo il suo tracciato, tocca località aventi toponimi come Costa di Picchio, Fonte la Serra, Le Saliere, Le Fontanelle, Il Colle di Calcagnolo, Il Pian delle Stelle (quest’ultimo identifica la pianura in cima a Monte Alago). A nord est del Monte, si erge la cima del Monte Burella (m. 1095 s.l.m.). Esso è un toponimo umbro dalla radice POR=Altura; nella sua sommità, probabilmente, si trovava una zona sacra di cui oggi restano la delimitazione sacra e reperti dispersi.

Altra via di accesso è posta a nord e collega il Monte Alago con la regione Marche e con il Monte Merlana. Lungo tale percorso a Passo del Termine, vi è l’incrocio con la strada Clementina. Altre due vie di accesso sono poste a sud-est del M. Alago. L’ una scende verso Schiagni e conduce alla Sorgente del Cacciatore, a S. Giovenale e sulla strada Septempedana; l’altra strada, più ad est, segue il Colle di Cerecione e, attraverso il Passo di Carosina, sbocca vicino ad Aggi, immettendosi anch’essa sulla strada Septempedana.

Il Monte Alago offre numerose possibilità per trascorrere una piacevole giornata a contatto con la natura. E’, infatti, possibile fare delle passeggiate ecologiche, giochi all’aperto e, per i più esperti, le escursioni offerte dal Sentiero GEA, contraddistinto dalla sigla E1, meglio individuate nel capitolo dedicato alle escursioni.. Il percorso è comunque di interesse naturalistico esclusivo, per la presenza di una serie di ecosistemi montani unici, dal bosco, alla falesia, dal pascolo di prateria alla zona umida di palude, che ne rendono affascinante e mai noiosa la visita.

Questa “passeggiata” è un prezioso strumento per conoscere un territorio caratteristico, centrale dell'Umbria, che può dare emozioni nel contatto con la natura in tutte le stagioni; un invito ad avvicinarsi alla natura con amore e ad incontrare la fauna e la flora di questi monti sereni ed invitanti, ma che esigono attenzioni e massimo rispetto; tutto questo diventa un pressante invito a partecipare,  a camminare, ad ammirare questi monti, per respirare, per disintossicarci dai veleni quotidiani e tornare a casa rinnovati nel corpo e nello spirito.

Foto di Ilaria Mancinelli pubblicata per gentile concessione dell'autrice