10 Febbraio 2018

La Ferrara che non conosci

di Redazione Cralt Magazine
Visita al cimitero ebraico  e alla mostra a Palazzo dei Diamanti “Stati d’animo – Arte e Psiche tra Previati e Bboccioni”  

Una visita primaverile a Ferrara in un itinerario che prevede, oltre la visita guidata del Cimitero Ebraico, la visita alla mostra” Stati d’animo – Arte e Psiche tra Previati e Boccioni” ospitata a Palazzo dei Diamanti.

La visita del Cimitero Ebraico. 
Non lontano dal cimitero cristiano, immerso nel verde dell'Addizione Erculea, si trova l'antico Orto degli Ebrei, area acquistata dalla comunità ferrarese nel XVII secolo, luogo di suggestione e di silenzio, dove la natura, protagonista, abbraccia e quasi avviluppa le lastre tombali. ll cimitero ebraico tutt’ora in uso, è il più antico dell’Emilia Romagna. Situato a ridosso di un tratto delle mura estensi, secondo gran parte della storiografia risale al 1626, ma una tomba, che riporta come data di morte l’anno 1549, fa propendere alcuni studiosi per il XVI secolo.

La mostra “Stati d’Animo – Arte e Psiche tra Previati e Boccioni” 
All’alba della modernità, quando scienziati e letterati facevano a gara per sondare i più oscuri recessi della psiche, alcuni artisti inquieti e visionari sperimentarono linguaggi visivi inediti, capaci di schiudere i regni dell’immaginazione e del sogno e far risuonare la voce degli stati d’animo. 

La mostra in programma nella primavera 2018 a Palazzo dei Diamanti esplora quelle tendenze innovative e utopistiche che, tra Otto e Novecento, portarono nell’opera d’arte le vibrazioni emotive e i fantasmi che agitano la coscienza moderna, mettendo in gioco la sensibilità stessa dell’osservatore. 

Ne sono protagonisti con i loro capolavori alcuni tra i più originali interpreti della scena artistica italiana tra divisionismo, simbolismo e futurismo, come Giovanni Segantini, Gaetano Previati, Giuseppe Pellizza da Volpedo, Angelo Morbelli, Medardo Rosso, Giacomo Balla, Giorgio de Chirico, Umberto Boccioni e Carlo Carrà.

In mostra alcune delle loro creazioni più avanzate dialogheranno con opere di grandi esponenti del simbolismo europeo e con testimonianze del dibattito scientifico e culturale del tempo, per condurre il visitatore in un viaggio negli affascinanti territori dell’anima fin de siècle.