26 Dicembre 2016

Dinosauri: giganti dall’argentina

di Redazione Cralt Magazine
In mostra l’intero percorso evolutivo dei dinosauri dalle origini fino all’estinzione: 150 milioni di anni di storia naturale narrati attraverso reperti  e copie accuratissime, provenienti dall’Argentina

Il Centro culturale Altinate San Gaetano di Padova ospita per la prima volta in Italia una delle più importanti mostre scientifiche sull’evoluzione dei dinosauri, con reperti unici provenienti tutti da un territorio paleontologicamente ricco come l’Argentina e mai esposti nel nostro Paese.

In mostra l’intero percorso evolutivo dei dinosauri dalle origini fino all’estinzione: 150 milioni di anni di storia naturale narrati attraverso reperti  e copie accuratissime, provenienti dall’Argentina, uno dei territori più ricchi ed importanti per lo studio dei dinosauri. In nessun altro Paese si può infatti trovare una tale ricchezza di esemplari appartenenti ai tre periodi dell’era Mesozoica. Si tratta di testimonianze insostituibili sull’origine e sullo sviluppo dei rettili nell’emisfero australe. Vengono presentati per la prima volta in assoluto in Italia reperti originali appartenenti alle collezioni scientifiche di alcune delle più prestigiose istituzioni museali argentine, insieme a riproduzioni ottenute con tecniche sofisticatissime a partire dai resti fossili, pezzi unici scientificamente rilevanti ricostruiti dai paleontologi che hanno partecipato attivamente alla realizzazione della mostra. 

Attraverso un percorso cronologico, la mostra ripercorre l’intera storia dell’evoluzione dei dinosauri partendo dal Triassico, che nonostante la scarsa diversità delle specie terrestri e marine della flora e della fauna, ha lasciato importanti testimonianze nelle rocce del parco naturale di Ischigualasto, da dove provengono i cinque dinosauri più antichi noti finora, tra cui l’Eoraptorlunensis esposto in mostra.

La sezione seguente è dedicata al Giurassico, durante il quale si assiste a un aumento nella varietà di forme, con lo sviluppo di grandi predatori e dei primi dinosauri coperti di piume, forse in grado di volare. La mostra si conclude con il Cretaceo che, accanto alla nascita e alla diffusione delle piante da fiore, ha visto il massimo livello di biodiversità nel mondo dei dinosauri. A questo periodo risalgono i giganti, di cui sono esposte le ricostruzioni in dimensioni reali: l’erbivoro più grande del mondo, l’Argentinosaurushuinculensis che poteva raggiungere i 38 metri di lunghezza, e il più grande carnivoro terrestre finora conosciuto, il Giganotosauruscarolinii, 13 metri di lunghezza per 10 tonnellate, che superava in dimensioni il più famoso Tyrannosaurusrex. A questo periodo risalgono anche le molte uova provenienti dallo straordinario sito di Auca Mahuevo nella provincia di Neuquén, dove è stato rinvenuto anche il primo embrione originale di dinosauro erbivoro gigante, affiancato in mostra dalla rappresentazione virtuale della sua evoluzione nell’uovo.

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