25 Settembre 2017

Valle d'Aosta: il turismo minerario

di Redazione Cralt Magazine
Dopo i siti minerari di Servette a Saint-Marcel e di Chamousira a Brusson, aperti l’anno scorso, quello di Cogne completerà il Parco minerario regionale

A fine agosto, con la conclusione dei lavori di consolidamento, sono ripartite le visite alle miniere di magnetite di Cogne, rimaste chiuse dal mese di marzo del 1979 e che fino al 2014 erano di proprietà della Fintecna. "La miniera riconvertita arricchirà in modo significativo l’offerta turistica del nostro paese”, dice il sindaco Franco Allera.

Dopo i siti minerari di Servette a Saint-Marcel e di Chamousira a Brusson, aperti l’anno scorso, quello di Cogne completerà il Parco minerario regionale, gestito dalla cooperativa Mines de Cogne presieduta da Guy Tewissen.

Le miniere saranno aperte 3 giorni a settimana, compreso il sabato – risponde Tewissen – e sono previste una visita al mattino e una al pomeriggio. I gruppi potranno essere al massimo di 15 persone”.

Accompagnati dalla guida, entreranno nel cuore del monte Creya per circa 1,5 km, su rotaia. “Dopo aver visto la sala del compressore esterna e la sala dei macchinari della funivia – spiega – i visitatori saliranno sul trenino dell’epoca dei minatori, restaurato, e in 10 minuti arriveranno alla base dello skip, un grosso carrello che con un piano inclinato copre 400 m di dislivello tra Costa del Pino, 2027 m di quota, fino a Colonna, 2406 metri. In quella zona si potrà vedere la sala del cambio turno e poi i frantoi interni e la base di un’altra galleria