21 Aprile 2017

Un tour di Pompei, Ercolano, della Costiera Amalfitana e Paestum

di Redazione Cralt Magazine
Osbert Sitwell scrisse: chi non ha visto Amalfi non ha visto l'Italia. Un tour alla scoperta delle nuove Domus di Pompei, Ercolano, Oplontis, Paestum e la Costiera Amalfitana

Villa di Poppea a Oplontis
la villa romana occupa una superficie edificata di almeno 3650 mq. Essa è costituita da due nuclei distinti uno, del I secolo a.C., che discende dalla tipologia della casa ad atrio, decorato da bellissime pitture in “stile architettonico” (II stile) e l’altro, di età neroniana, incentrato sulla piscina (“natatio”).Le testimonianze più sensazionali sono costituite dalle pitture scenografiche dipinte sulle pareti dell’atrio, del cubicolo, del triclinio e di un salotto (“diaeta”) prospiciente il giardino. Il ritrovamento di un’anfora iberica recante l’iscrizione “SecundoPoppeae”, ovvero “a Secundus, liberto di Poppea”, ha fatto ipotizzare che la villa potesse essere di proprietà della famiglia di Poppea, seconda moglie di Nerone. L’ipotesi potrebbe essere confermata da un grande graffito presente sulla parete di un corridoio di servizio: si legge a lettere greche “si ricordi Beryllos” con riferimento al primo precettore di Nerone che, come Poppea, nutriva sentimenti filogiudaici in contrasto con le idee dell’imperatore. È possibile che Nerone, in visita a Pompei dopo il terremoto del 62 d.C., abbia soggiornato in questa lussuosa villa.

Boscoreale
la visita di Boscoreale, località a nord di Pompei posta alle pendici del Vesuvio, da taluni identificata con il PagusAugustus Felix Suburbanus. Per la sua fertilità fu abitata fin dalla protostoria e rioccupata dopo l’eruzione del 79 d.C. In età romana fu ricca di ville e fattorie dedite alla coltura della vite, dell’ulivo e di cereali. L’Antiquarium di Boscoreale, istituito nel 1991, illustra, con reperti provenienti dai siti archeologici di Pompei, Ercolano, Oplontis, Stabiae, Terzigno, Boscoreale e con apparati didascalici di corredo, le caratteristiche principali dell’ambiente vesuviano in epoca romana e l’utilizzo delle risorse naturali da parte dell’uomo. Con il supporto di varie scienze applicate all’archeologia, è possibile, infatti, ricostruire quale fosse lo stato dei luoghi, la tipologia della flora e della fauna, in parte scomparse, del territorio vesuviano, la realtà agricola e pastorale e, più in generale, il modo di vivere delle popolazioni vesuviane di epoca antica ed il loro rapporto con l’ambiente. Il percorso museale si completa con la visita ad una fattoria, ubicata nelle immediate adiacenze: la villa rustica in località Villa Regina, l’unica interamente scavata visitabile.

Paestum
fondata dai Greci intorno al VII sec. a.C. con il nome di Poseidonia, Paestum fu successivamente occupata dai Lucani finché, nel 273 a.C., Roma ne fece una florida colonia, dandole il nome attuale.  L’inizio del medioevo segnò il suo irreversibile declino. Oltre al valore culturale, l’importanza di Paestum è legata all’ottimo stato di conservazione dei beni, a cominciare dalle mura di cinta, costruite dai Greci e poi rafforzate dai Lucani e dai Romani. Ciò che colpisce di più è la visione di tre maestosi templi inseriti in una verde pianura, che riflettono una luce diversa a seconda delle ore e delle stagioni. 

Costiera Amalfitana
una sosta sul belvedere Positano per ammirare il pittoresco paesaggio. Arrivo ad Amalfi e della più antica repubblica marinara d'Italia. Fondata nell'840 e posta alla fine del 9° secolo sotto l'autorità di un doge, raggiunse il suo massimo splendore nell' 11° secolo, epoca in cui la navigazione nel Mediterraneo era regolata dalle Tavole Amalfitane, il più antico codice marittimo del mondo. Amalfi, che ha dato il nome alla splendida Costiera Amalfitana, ora, è una piccola cittadina le cui alte case bianche si arroccano sulle pendici di un vallone affacciato su un mare azzurrissimo, componendo un quadro meraviglioso, favorito da un clima dolcissimo. Dopo un soggiorno di due mesi, prima di partire, Osbert Sitwell scrisse: Chi non ha visto Amalfi non ha visto l'Italia.

Scavi di Pompei 
con particolare attenzione alle nuove Domus riscoperte recentemente. Pranzo libero. Nel pomeriggio Nel pomeriggio visita guidata degli Scavi di Ercolano: gli straordinari resti degli Scavi di Ercolano rappresentano una finestra aperta su un preciso momento del passato e testimoniano la civiltà romana con una tale abbondanza di particolari e con un eccezionale stato di conservazione dei materiali organici da poter essere ritenuti unici al mondo.